Il boss della Red Bull Christian Horner è consapevole della crisi che accusa la RB20 e fornisce un indizio su quando sono iniziate le difficoltà.
Una Red Bull irriconoscibile sia a Monza che a Zandvoort e in altri circuiti. Rispetto allo strapotere della RB19, la sua erede sembra ormai un “mostro” come descritto dal boss della divisione corse della Red Bull. Mancanza di bilanciamento, piloti in evidente difficoltà e due campionati sempre più a rischio. Ne è consapevole Christian Horner che, rispondendo ai sospetti McLaren sulla Red Bull, ammette e fa intendere l’inizio della crisi con la RB20.
Dopo una stagione 2023 passata nel dominio quasi incontrastato, il 2024 ha riservato moltissime sorprese alla squadra campione del mondo. Nonostante le 7 vittorie ottenute nei 16 appuntamenti conquistati, Max Verstappen è sempre più in pericolo e rischia perdere il titolo contro Lando Norris.
All’inizio dell’anno lo stesso Verstappen aveva ammesso che la RB20 “fa quello che voglio“, sintomo che la base di partenza era ulteriormente migliorata rispetto alla RB19. Un “mostro” nato da un complotto per far cessare il dominio Red Bull? Aggiornamenti sbagliati? L’addio di Newey? Le ragioni dietro la crisi potrebbero essere diverse ma il campanello d’allarme suona da tempo e il GP di Monza ne è stato la prova.
Vittima di una crisi che non sembra ancora in via di risoluzione, c’è chi ne approfitta per colpire oltre la pista. Zak Brown, CEO McLaren, ha sottolineato che la crisi è strettamente legata alla partenza di Newey a inizio maggio e che senza di lui non sanno migliorare la monoposto.
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Non è mancata la risposta del boss Red Bull Horner, che ha risposto per le rime al CEO McLaren. “Avremmo avuto gli stessi problemi”, ha commentato Horner a SoyMotor. “Esistevano già prima, e se una persona fa qualcosa, non può avere conseguenze così rapide”, insiste e cita direttamente Newey: “Tutto è iniziato a Miami e lui era lì venerdì. Non è possibile che abbia avuto conseguenze così rapide”.
Il GP di Miami corrisponde anche ad una delle ipotetiche tappe che fanno parte delle teorie complottistiche contro Red Bull. In quel weekend. infatti, Red Bull è stata esaminata attentamente dopo la gara nel suo terzo elemento ad azoto. Questo avrebbe portato vantaggi determinanti, ma tramite metodi non proprio legali. Sono tutte supposizioni, ma il dubbio di un’azione contro il team campione del mondo sono tanti e si ricollegano alle dichiarazioni dello stesso Horner su Domenicali.
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