Dopo la conquista del quarto titolo mondiale di Max Verstappen, la Red Bull ha chiarito le aspettative per il 2025 e ha parlato del lavoro di Ferrari e McLaren
Nonostante i problemi avuti durante la stagione e con una Ferrari e una McLaren decisamente più forti, la Red Bull è riuscita a portare a casa il titolo piloti grazie a Max Verstappen. Ora, dopo la conquista del titolo e la chiara difficoltà di lottare per il mondiale costruttori, la scuderia austriaca fissa gli obiettivi per la prossima stagione.
Pierre Wache, direttore tecnico degli austriaci, ha spiegato per quale motivo non si sente fiducioso per la prossima stagione. “Non mi sento fiducioso per la prossima stagione, gli altri mi sembrano molto più veloci di noi quindi non so cosa riusciremo a fare per il prossimo anno“.
Tuttavia, la mancanza di fiducia potrebbe essere proprio un punto di forza per la Red Bull. “Se io penso di essere arrivato e ho la massima fiducia, non mi concentro più al 100% per fare bene. Questa mancanza di fiducia, invece, ci spinge a lavorare ancora di più per provare a migliorare” racconta ancora il dt.
La Ferrari ha sbagliato nel 2022 e la McLaren e arrivata tardi nel 2024
Poi chiarisce la situazione delle ultime stagioni con la Red Bull che soprattutto nel 2022 e nel 2024 non si aspettava di dominare. Nel 2022, infatti, era la Ferrari a sembrare la prima forza per tutta la prima parte di stagione, almeno fino a quando, poi, è crollata.
Nel 2024, invece, la Red Bull è partita molto forte ma in modo anche del tutto inaspettato con la McLaren che è uscita allo scoperto solo da dopo Miami. Questo fa capire che alla fine la Red Bull è stata forte anche per i demeriti altrui di non trovare subito la quadra o di perderla per strada.
“Nel ’22, non abbiamo iniziato la stagione con la macchina più veloce perché l’inizio della Ferrari è stato molto forte. Poi è successo lo stesso quest’anno dove eravamo consapevoli di non essere forti, ma eravamo comunque i primi. Non è che abbiamo fatto un lavoro migliore. Questo è stato più che altro perché gli altri hanno fatto un pessimo lavoro in certi periodi. La McLaren ha iniziato tardi questa stagione, la Ferrari anche. La colpa non è nostra alla fine” conclude poi Wache.
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