Horner ha parlato di quelli che sono i problemi della Red Bull RB20 e che ci sarà comunque molto lavoro da fare per recuperare.
La resa dei conti ad Austin, o almeno quella sarà la pista dove la RB20 dovrà dimostrare di aver risolto parte dei problemi. Un tracciato già più rappresentativo di quelli affrontati finora, con Baku e Singapore estremamente atipici. Quello texano, infatti, è un circuito già più completo e con curve diverse nella geometria. Dopo il GP di Singapore, Horner ha ammesso che i problemi non sono stati risolti, ma che la Red Bull lavorerà duro per sistemarli.
Il divario emerso a Singapore dopo i 63 giri in programma ha preoccupato non poco gli uomini di Milton Keynes. 20,9 secondi che potevano essere molti di più se Norris non avesse rallentato nella parte finale della gara. Infatti, dopo due errori l’inglese ha alzato leggermente il piede per portare a casa, con tranquillità, il successo a Marina Bay.
Tuttavia, Horner ha anche ammesso che il bilancio del weekend poteva essere ulteriormente negativo qualora la Ferrari fosse partita più avanti. Il passo di Leclerc, sia su gomma media che su dura, è stato eccellente, ma oscurato dai trenini DRS che non hanno permesso al monegasco di esprimere il pieno potenziale.
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Il britannico ha ammesso che saranno tre settimane intense a Milton Keynes per dare una RB20 più competitiva a Verstappen. “Il divario è grande, ci saranno lunghe notti in fabbrica per sistemare le cose. Dobbiamo riconoscere che la McLaren è il nuovo riferimento tecnico“, ha ammesso il TP Red Bull a AMuS.
Con lo sguardo che è già rivolto alla prossima tappa di Austin, il capo della Red Bull non si è sbilanciato sulla portata del nuovo aggiornamento. Pacchetto che dovrebbe contenere un nuovo fondo per riportare quel bilanciamento perso sulla RB20. “Non abbiamo ancora completato l’analisi delle ultime gare. Purtroppo Baku e Singapore sono tracciati particolari che rendono difficile estrarre conclusioni generali. Le modifiche di Austin dipenderanno essenzialmente da quanto i tecnici riusciranno a filtrare dai dati”.
Poco dopo però arriva l’ammissione di Horner sull’origine dei problemi di bilanciamento della RB20, “Abbiamo capito i nostri problemi e siamo sulla strada giusta per risolverli”. Segue poi la dichiarazione di Marko che conferma un elemento cruciale dell’attuale RB20, “Questa vettura è troppo vicina al limite“. Limite di sviluppo raggiunto o c’è altro in ballo? Difficile comprenderlo, ma sembra quasi che la RB20 sia stata castrata pe non ripetere il 2023.
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