Russell conquista la seconda posizione al termine delle qualifiche del GP di Cina, piazzandosi in mezzo alle McLaren in modo inaspettato e con sorpresa.
Conclusa la seconda qualifica della stagione che vede una McLaren davanti a tutti e per la prima volta in carriera con Piastri che partirà dal palo nella gara domenicale. Seconda posizione per l’alfiere Mercedes che completa un giro quasi perfetto e a pochi centesimi dalla prima posizione ottenuta dall’australiano al volante della McLaren. Una prestazione, quella di Russell in Cina, che viene raccontata come una delle qualifiche più complicate della sua carriera.
La Mercedes W16 ha iniziato la stagione conquistando molti punti in Australia con i due alfieri Russell e Antonelli. Prestazioni ripetute anche nel sabato del GP di Cina, dove entrambi i piloti sono riusciti a conquistare la Q3. Intervistato al termine delle qualifiche della gara lunga di domani, Russell si è espresso in merito alla prestazione messa in pista con la sua W16 in Cina.
Davvero incredibile una delle quali più dure della mia carriera. Ho provato a fare qualcosa di diverso con la preparazione delle gomme, ma niente sembrava funzionare, invece all’ultimo giro tutto è cambiato e la macchina ha preso vita e sono riuscito a fare un giro fantastico.
Interrogato sui cambiamenti fatti a livello meccanico e di approccio al giro, Russell non ha fornito un quadro chiaro. “Cambiavo la velocità nel giro di lancio, o andavo più veloce o più lento, ho tirato un po’ i dadi, ho avuto un grosso spavento in curva 1 ma sono riuscito a mettere insieme tutto. Sono rimasto sorpreso quando ho tagliato il traguardo al termine del giro, sapevo che era buono, ma vedermi in mezzo alle McLaren è davvero qualcosa di fantastico e non vedo l’ora che sia domani”.
“Domani sarà dura, nella Sprint abbiamo faticato a gestire le medie e nessuno ha provato le dure. Sulla lunga distanza nessuno può sapere come si comporteranno e se sarà a una o due soste. Sappiamo che le McLaren saranno veloci ma noi faremo di tutto per cercare di rimanere dove siamo o magari di superarli.
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