Ferrari e Sauber sarebbero in procinto di chiedere alla FIA delle modifiche al regolamento Budget Cap per la loro posizione geografica.
Dalla stagione 2021 il mondo della Formula 1 ha dato il benvenuto ad una nuova serie di regolamentazioni, quelle finanziarie. Un insieme di norme che punta a limitare il potere di spesa dei team più facoltosi, i quali potrebbero investire moltissimi soldi in ricerca e sviluppo a differenza di quelli più piccoli. A distanza di quasi 4 stagioni all’attivo, iniziano ad emergere alcuni malcontenti. Infatti, Sauber e Ferrari sembrerebbero interessare a chiedere alla FIA delle modifiche al Budget Cap per motivi geografici.
Con la sua introduzione nel 2021, le squadre hanno iniziato a contingentare le uscite economiche e calibrare ogni spesa. Con il limite imposto a 135 milioni di dollari, ogni team deve valutare come spendere al meglio questi dollari, tra vettura attuale, sviluppi e personale del team. Infatti, oltre alla vettura in pista, il BC considera anche lo stipendio dei tecnici e il trasporto di tutte le strutture in giro per le 24 tappe.
Nei tre anni in cui il BC è in vigore sono state diverse le infrazioni, e hanno coinvolto Red Bull, Aston Martin e Alpine. Le penalità sono cambiate in base alla gravità della violazione del regolamento, con la più pesante comminata a Red Bull nel 2022 con una multa e una riduzione delle ore in galleria.
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Dopo alcuni anni di stabilità e con un tetto di spesa che piano piano scende, iniziano ad emergere alcuni malcontenti. Secondo quanto riportato da Motorsport, ci sarebbero i presupposti per Ferrari di chiedere delle modifiche al Budget Cap. Il team di Maranello non sarebbe l’unico team potenzialmente interessato alla modifica, con Sauber, VCARB e Haas che unirebbero alla “causa”.
Il motivo dietro tale richiesta è legato principalmente alla posizione geografica e giudiziaria delle squadre. Ferrari in Italia e Sauber in Svizzera, le mosche bianche della Formula 1, visto che gli altri team hanno sede in Inghilterra. L’allocazione nel Regno Unito garantirebbe un vantaggio economico non indifferente per le squadre, che risparmierebbero il 20/30% sul personale.
Una proposta che farà sicuramente storcere il naso ai team rivali soprattutto perché c’è Ferrari di mezzo. Si tratterebbe infatti di un bonus aggiuntivo a quello erogato per la presenza del Cavallino in ogni stagione di F1. Tuttavia, potrebbe esserci anche un risvolto visto come “minaccia”, con la Ferrari che potrebbe non rinnovare o rallentare il patto della Concordia, in scadenza nel 2025.
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