Ad Abu Dhabi va in scena una guerra tra Max Verstappen e George Russell: ecco come l’inglese ha risposto agli ultimi commenti dell’olandese
Abu Dhabi non sarà solo teatro della lotta al mondiale costruttori, ma è anche lo scenario per la guerra che si sta scatenando tra George Russell e Max Verstappen dopo la penalità inflitta durante il GP del Qatar. In. quel caso l’olandese si è visto retrocedere di una posizione in griglia di partenza dopo aver ottenuto la pole.
Così, ad Abu Dhabi è stato chiesto a Russell cosa ne pensasse. L’inglese non si è risparmiato commenti al veleno con alcuni media selezionati e ha avuto modo di spiegare il suo punto di vista sulla questione.
“Beh, che dire: tutto questo è divertente. Ancor prima che dicessi una parola agli steward, lui stava imprecando contro gli steward. Era così arrabbiato prima ancora che parlassi. E alla fine non c’è niente su cui mentire. I fatti erano i fatti. Stava andando troppo piano. Era sulla traiettoria della curva ad alta velocità. Non stavo affatto cercando di procurargli una penalità. Anzi…” racconta l’inglese della Mercedes.
“Non voglio buttare Max sotto un bus” la risposta di Russell a Verstappen
“Stavo solo cercando di preparare il mio giro e come piloti si lotta duramente in pista, si lotta duramente con gli steward. Non è una questione personale, sono solo gare. E non vedo perché abbia sentito il bisogno di questo attacco personale. E non lo accetterò“.
Poi comunque specifica. “Non è che io sia arrabbiato con Max. Sono io che metto le cose in chiaro perché non starò qui a guardare un ragazzo che mi critica personalmente come ha fatto lui. Conosco Max da molto tempo e so di cosa è capace. Mi ha detto che avrebbe fatto di proposito tutto il possibile per scontrarsi con me, sbattendomi la testa contro il muro. Sapevo che era un po’ caldo in quel momento, ma quando sono andato a trovarlo il giorno dopo alla parata dei piloti, quando c’erano tutti gli altri, l’ho visto nei suoi occhi che era sincero“.
“Alla fine ci sta, ma non bisogna mai andare oltre il limite massimo. Anche dopo la parata, sono tornato indietro, l’ho detto alla mia squadra e ne abbiamo riso e poi mi sono svegliato il giorno dopo e mi aspettavo di farci una risata ma, come ho detto, ho visto il fuoco nei suoi occhi“.
Verstappen e Russell compagni di squadra? “Le cose succedono e le persone vanno avanti. Siamo adulti e maturi. E sì, come ho detto, in questo momento non è nemmeno qualcosa a cui sto pensando. Non ho mai avuto l’intenzione né ho mai avuto l’intenzione di gettare Max sotto un autobus” conclude l’inglese.
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