Allenatore anche in F1, Pep Guardiola consiglia e consola Toto Wolff: la decisione di Lewis Hamilton e Ferrari andava accettata.
Toto Wolff, Lewis Hamilton e Pep Guardiola: dall’austriaco arriva il retroscena sulla Ferrari in F1. Il passaggio del sette volte campione del mondo britannico a Maranello sta per diventare realtà. La notizia bomba di questo inverno, che è servita da antipasto per una stagione intrattenente e ancora aperta, nasconde ancora diversi curiosi antefatti.
Il 2024 volge al termine e, con esso, anche la lunghissima carriera di Lewis Hamilton in Mercedes. Il nativo di Stevenage ha legato il suo nome alla Casa tedesca per tutta la carriera nel Circus, fin dal suo primo titolo, conquistato con una McLaren motorizzata da Stoccarda. A 39 anni – ne compirà quaranta prima dell’inizio della prossima stagione – arriva il grande cambiamento.
Dalla Germania all’Italia, dalla Mercedes degli otto titoli Costruttori consecutivi alla Ferrari che vuole tornare a sognare. Il coronamento di un sogno, tanto per il campionissimo britannico quanto per il Cavallino Rampante, che ritrova un campione del mondo tra le proprie fila dopo l’addio di Sebastian Vettel, alla fine del 2020. Intanto, a Brackley, si punta su Andrea Kimi Antonelli, non senza un pizzico di malinconia.
Pep Guardiola, allenatore anche in F1
Lasciar partire Lewis Hamilton non è certo stato un processo facile per Toto Wolff. Il team principal Mercedes non lesina aneddoti su quelle settimane concitate: i suoi pensieri, le sue preoccupazioni e la scelta del potenziale sostituto di un sette volte campione del mondo. Al podcast “High Performance” ecco che arriva un altro retroscena, che coinvolge questa volta Pep Guardiola.
“Penso che se qualcuno decide di andarsene, allora bisogna lasciarlo andare – spiega l’austriaco – Ho parlato con Pep Guardiola molto tempo fa, è un mio amico. Gli ho chiesto: ‘Cosa fai se questo o quel giocatore se ne va?’ e lui mi ha risposto: ‘Cosa intendi?’, e io: ‘Beh, cerchi di convincerli a restare?’. Mi ha detto che, se qualcuno pensa di poter giocare meglio altrove o di guadagnare di più, devo lasciarlo andare“.
“È una cosa che abbraccio allo stesso modo qui: se qualcuno vuole andarsene, allora cerchiamo di fare in modo che la situazione sia la migliore possibile per ognuna delle parti, in modo da decidere cosa succederà dopo“.
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Foto Copertina: Mercedes AMG F1