Helmut Marko difende la scelta di Red Bull in F1: Yuki Tsunoda è “mentalmente troppo debole” per reggere Verstappen, al contrario di Liam Lawson.
Red Bull sceglie Liam Lawson per il suo futuro in F1 ed Helmut Marko emette il suo verdetto su Yuki Tsunoda. In lizza fino all’ultimo momento, dopo un ottimo test svolto sulla RB20, al giapponese è stato poi preferito il compagno di squadra in Racing Bulls. A nulla è valsa la maggiore esperienza, così come i risultati delle passate stagioni: pesa sulla decisione la questione “mentale“.
Tenere testa a Max Verstappen non è cosa da tutti. I rivali che ci hanno provato, negli ultimi quattro anni, ne sono usciti sconfitti. Temprato dalla lotta con Lewis Hamilton, nel 2021, e dal duro addestramento paterno, l’olandese assomiglia sempre più ad una vera e propria macchina da guerra. Nulla ha potuto contro di lui Lando Norris, nel 2024, al suo primo scontro diretto con l’amico-rivale.
Ma se il #1 della griglia mette in difficoltà i rivali esterni, ancor di più ha fatto con quelli interni. Verstappen ha oscurato, finanche cancellato, ogni pilota che lo ha affiancato a Milton Keynes (eccezion fatta, forse, per Daniel Ricciardo). Proprio per questo motivo, stando alle parole di Helmut Marko, nel 2025 gli verrà affiancato Liam Lawson: un pilota dalla forza mentale maggiore, all’apparenza, di Yuki Tsunoda.
Marko su Tsunoda: “Sta lavorando su sé stesso, ma ancora perde il controllo”
Intervistato da sport.de, Helmut Marko spiega la scelta fatta da Red Bull: “In termini di velocità, Tsunoda è sicuramente il più veloce dei due al momento. Ma non ha la necessaria costanza e continua a commettere errori. Poi ci sono i suoi scatti d’ira, che sono migliorati notevolmente ma sono ancora un fattore, che gli fanno perdere il controllo, rallentandolo“.
“Crediamo che Tsunoda si troverebbe in grande difficoltà emotiva se si rendesse conto, accanto a Max [Verstappen], di non poterlo battere, di non potersi nemmeno avvicinare e che le cose non stanno andando come aveva immaginato“.
“Lawson è il più forte, mentalmente, tra i nostri giovani. Può avere relativamente poca esperienza nei Gran Premi, ma ha la ‘forza mentale’ di guidare al fianco di Verstappen e di accettare che non avrà alcuna possibilità contro l’olandese. Inoltre, il neozelandese ha ancora un potenziale di ulteriore sviluppo ed è una persona con i piedi per terra“.
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Foto Copertina: Red Bull Content Pool