Secondo gli ultimi report realizzati sul valore dei team di F1 emerge una crescita generale ma alcuni team sono comunque in perdita.
Continua il momento di benessere della Formula 1 con un costante incremento del valore dei team di anno in anno. Tuttavia, sono presenti anche alcune eccezioni che non rendono tutto il bilancio di un unico colore verde. Vediamo, nell’analisi redatta di recente da Sportico, la crescita generale del valore dei 10 team di F1.
Nel 2024, la Formula 1 conferma il suo incredibile slancio commerciale, con il valore medio delle 10 squadre che ha raggiunto $2,31 miliardi, un aumento del 44% rispetto al 2023. Ferrari guida questa classifica con $4,78 miliardi, seguita da Mercedes ($3,94 miliardi) e Red Bull ($3,5 miliardi). È la prima volta che ogni team supera la soglia del miliardo, con Haas al decimo posto a $1,02 miliardi, dimostrando il cambiamento radicale nelle economie dello sport.
Tutto questo successo è ovviamente attribuito a Liberty Media, che nel 2017 ha acquistato la F1 incrementandone il valore mondiale. Il modello gestionale adottato, ispirato alla NFL, ha creato un ecosistema di crescita condivisa. L’introduzione del budget cap nel 2021 ha ridotto la spesa sfrenata, permettendo ai team più piccoli di competere meglio e migliorando la redditività. Il risultato è stato un aumento significativo dei profitti, con l’80% delle squadre che ha chiuso il 2023 in positivo.
Nel 2026, la griglia si espanderà con l’ingresso di General Motors e Cadillac, la prima aggiunta dal 2010. Nonostante i costi significativi per entrare, stimati in $450 milioni, questa espansione sottolinea il crescente valore della F1 come piattaforma globale.
Le squadre ora attirano investimenti globali, come dimostrano le recenti acquisizioni di Alpine e Aston Martin. Questo trend, unito al rinnovo dei diritti TV previsto dopo il 2025, promette ulteriori aumenti di valore per gli anni a venire. La F1, una volta considerata insostenibile, è oggi un simbolo di successo sportivo e finanziario globale.
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