Il TP della Ferrari Vasseur si è espresso sulla vicenda delle ali flessibili della McLaren che ha tenuto banco anche a Singapore.
Alla conclusione delle FP1 è arrivata la notizia che ha lasciato tutti interdetti. Una comunicazione giunta dopo l’apertura delle indagini di ieri su tutti i dati della gara di Baku. Una scelta dettata anche dal polverone sollevato sui social e che ha iniziato a far muovere i team, chiedendo spiegazioni alla FIA. Con la McLaren che è stata informata di apportare modifiche non sono mancate le parole dei team principal. Tra questi c’è Vasseur che si è espresso sul tema ali flessibili durante il GP di Singapore.
A tenere banco negli ultimi GP c’è sicuramente la flessione delle ali anteriori e posteriori della MCL38. Il caso più eclatante è quello legato a Baku dove l’ala posteriore di Piastri, inquadrata per molti giri, mostrava un movimento sospetto del flap mobile. Questo ha aperto il caso del “mini-DRS”, scatenando un grande polverone online.
“Credo che ci sia una sorta di confusione tra quello che è successo con l’ala anteriore e l’ala posteriore“, ha commentato Vasseur. “L’ala anteriore… Siamo tutti d’accordo sul fatto che potrebbe essere una zona grigia, perché il primo paragrafo del TD dice che non si può progettare una parte della vettura con l’intenzione di deformarla. L’intenzione è difficile da gestire. La storia dell’ala posteriore è completamente diversa perché nell’articolo si parla anche di deformazione massima. E questo è bianco o nero. Non è grigio, né grigio scuro, né grigio chiaro, se è nero è nero (sic). E per me è chiaro”.
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Successivamente è stato chiesto a Vasseur se l’azione della FIA nei confronti della McLaren di modificare l’ala fosse sufficiente. Inoltre, è stato sottolineato al TP della Ferrari, che quest’ala è stata utilizzata anche su altre due piste oltre Baku.
“Finora abbiamo dato un’occhiata all’evento precedente, ma solo sulla pista a bassa deportanza. Non sono sicuro che possano o vogliano usare lo stesso trucco a Singapore o a Zandvoort, per esempio. Ma ancora una volta, dobbiamo dare la responsabilità alle verifiche tecniche, alla FIA. Non è compito mio farlo. Non è compito di James o altro. Devono farlo loro e noi dobbiamo fidarci di loro, onestamente. Non mi sto lamentando di questo. Penso che sia più che al limite. Abbiamo visto tutti il video e la foto di questa situazione. Ed è un po’ frustrante quando, se ricordate perfettamente la situazione a Monza, avevamo cinque macchine in 2 decimi. E li si poteva passare dalla P1, P2 alla P5, P6 per 2 decimi. A Baku, arriviamo a 10 giri di fila, uno accanto all’altro, alla curva 1. Ma potete immaginare che abbiamo un po’ di frustrazione”.
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