La vittoria di ieri di Max Verstappen entra di diritto nell’Olimpo delle rimonte in F1, con l’olandese che ha eguagliato Raikkonen.
Da P17 a P1 in una gara ricca di colpi di scena, interruzioni e pioggia intermittente. Una “lezione di guida” sul bagnato da parte dell’olandese, accentuata ulteriormente dalla partenza nelle retrovie. Nonostante le condizioni critiche e la scalata difficile, Verstappen ha ora eguagliato Raikkonen nell’olimpo delle rimonte, con qualcuno che ha ancora fatto meglio.
Il successo di Verstappen nel GP di ieri lo ha riportato sul gradino più alto del podio dopo 10 gare di astinenza. L’ultimo successo risale al GP di Spagna, quando la monoposto era ancora bilanciata e veloce. Da lì è stato un lento declino, che ha portato Verstappen lontano dalla vittoria per 10 appuntamenti.
Il digiuno è stato poi interrotto ieri ed ha avuto un sapore ancora più dolce, visto che è stato condito dalla rimonta impressionante dalla P17. Scattato nelle retrovie è riuscito a imporsi su tutti dopo una gara difficile per tutti. Una vittoria, ottenuta dalla diciassettesima posizione, che eguaglia il successo di Raikkonen nel lontano 2005. In quell’anno il finlandese è riuscito infatti ad assicurarsi il successo in una rimonta forsennata sul tracciato di Suzuka. Una gara che ha visto un Raikkonen in forma perfetta e che ha messo il sigillo sul successo con un duello, e relativo sorpasso, ai danni di Fisichella.
Chi gli altri grandi delle rimonte?
Dopo aver menzionato Raikkonen, la serie di nomi che hanno ottenuto un successo con una partenza al di fuori della Top 10 sono diversi. Dal meno recente al più recente si sono susseguiti diversi piloti. Il primo, a nostra memoria, è John Watson, che nel 1982 partì come Verstappen dalla P17 a Detroit, un circuito cittadino in cui era difficilissimo sorpassare. Altra grande impresa, sempre di Watson nel 1983 a Long Beach, dove fu autore di una rimonta entusiasmante dalla P22.
Andando avanti negli anni, una delle più ricordate è quella di Barrichello nel 2000 in Germania a Hockenheim. Il ferrarista parti dalla P18 e sfruttò le pessime condizioni meteo (pioggia) per mettere in atto una strategia senza pit stop, superando le McLaren, dirette avversarie in quel periodo. Un successo dal sapore speciale per il brasiliano, che ottenne in rimonta la prima affermazione in Formula 1.
Da notificare anche la gara di Button nel 2011 in Canada, una delle più pazze della storia. Tuttavia, quella canadese è stata leggermente differente per Jenson, che non parti fuori dalla Top 10, ma con il caos di quel GP, si trovò anche in P18. Nonostante questo, i 6 pit-stop e le interruzioni, l’inglese giunse al traguardo in prima posizione.
Vittoria in rimonta, indimenticabile, anche per Fernando Alonso, che nel 2008 si assicurò la vittoria del GP di Singapore dalla P15. Un successo sporcato dall’ormai noto “CrashGate”, ma dopotutto “A win is a win”.
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