La Formula 1 sta vivendo momento di interesse altissimo con diversi Paesi che chiedono di ospitare una tappa del mondiale. Tuttavia, sono presenti anche stati, come il Brasile. che sono pronti a realizzare un nuovo circuito, ipotizzato a Rio del Janeiro.
A distanza di una settimana dal GP del Brasile, dai social iniziano ad emergere le prime foto e conferme di un nuovo circuito a Rio de Janeiro al posto di Interlagos.
Ovviamente non ci sono ancora conferme ufficiali, né da una parte (F1) né dall’altra (Brasile e Città di Rio de Janeiro). Questo movimento che è iniziato sui social, combacia anche con l’annuncio, recente, di Stefano Domenicali in merito alla rotazione dei GP nei prossimi calendari.
Questa è un’opzione che era subito diventata “virale” all’arrivo dell’annuncio del GP di Madrid ad inizio anno, accreditato di una rotazione annuale con Barcellona. Tuttavia, quest’argomento non è più andato avanti per i due tracciati in territorio iberico, visto che il tracciato Catalano non vuole avere un’apparizione biennale in calendario.
Alternanza delle tappe in arrivo
Il sempre crescente numero di Paesi interessati però movimenterà moltissimo il calendario, con diversi GP europei che potrebbero essere “vittime” di questa globalizzazione della F1. Si è parlato spesso e di recente, di una rotazione tra Spa e Zandvoort, oppure di Monza e Imola, ma adesso potrebbe essere il caso di un nuovo circuito in Brasile. Il tutto è da prendere con le pinze, visto che il tracciato Josè Carlos Pace di San Paolo ha un contratto di permanenza fino al 2030.
Infatti, dal profilo Instagram del Sindaco della Città di Rio de Janeiro è emerso un post in cui viene pubblicizzato l’arrivo di un nuovo tracciato. Una struttura realizzata con fondi privati e che, molto probabilmente, punterà alla Formula 1.
“Restate in attesa! Tra poco arriva il nuovo Autodromo Park di Guaratiba. Tutto costruito con risorse private”. Così recita Eduardo Paes, sindaco della Città di Rio de Janeiro.
Cresce la febbre da Formula 1, con tanti circuiti che sembrano non pronti al rinnovo e altri che in tutti i modi cercano di rimanere attaccati al Circuti con interventi radicali alle strutture. Tra questi Imola e Spa, che di recente hanno informato di notevoli cambiamenti in arrivo.
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