F1 | Waché invita Red Bull alla calma: “Verstappen fondamentale per gli aggiornamenti”

Pierre Waché ha spiegato il ruolo di Verstappen in Red Bull e i futuri possibili aggiornamenti per battere gli avversari in F1.

Pierre Waché, una panoramica completa da Verstappen agli aggiornamenti Red Bull per primeggiare in F1. Il tecnico francese si è aperto ai microfoni di Erik Van Haren del De Telegraaf, offrendo un prezioso insight del momento vissuto a Milton Keynes. Con McLaren e Mercedes che bussano alle porte, la lotta Mondiale resta ancora più aperta che mai.

F1 | Waché senza peli sulla lingua: da Verstappen ai prossimi aggiornamenti Red Bull
Pierre Waché e Max Verstappen a Miami – Red Bull Content Pool

A Silverstone, il Circus della Formula 1 raggiunge la tappa più importante dell’anno dal punto di vista tecnico. Il tracciato inglese offre un mix di elementi letali per le monoposto che soffrono di problemi al bilanciamento o di “coperta corta“. Far bene qui vuol dire giocarsi il Mondiale nelle restanti tappe della stagione, che presto lascerà nuovamente il Vecchio Continente.

Red Bull ritrova McLaren, la scuderia che più sembra riuscire a mettere in difficoltà Milton Keynes. Si rinnova il duello di Spielberg, con la MCL38 che può dare filo da torcere alla RB20: “Ad essere onesti, ad inizio stagione i nostri avversari erano più lontani di quanto ci aspettassimo. Sembra che gli sviluppi di McLaren e, in alcune aree, Mercedes sono stati un successo“, spiega Pierre Waché.

Niente panico, c’è Verstappen

Con i rivali sempre più vicini, Red Bull sembra non riuscire più a scovare aggiornamenti rivoluzionari che riportino la monoposto in una posizione dominante. Secondo Waché, questo non deve necessariamente essere motivo di panico. Portare nuovi sviluppi in pista è un processo che richiede del tempo e che, se eccessivamente accelerato, rischia di compromettere le prestazioni.


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Ci sono due modi per vedere la cosa: sul breve periodo, dobbiamo chiederci come far performare al meglio la vettura. E poi, in fabbrica, possiamo ragionare sul lungo periodo. Le cose possono essere accelerate, ma farsi prendere dal panico non è la soluzione. Lavoriamo con trecento ingegneri: se cambi idea ogni cinque minuti, stai facendo qualcosa di sbagliato“.

Qui entra in gioco anche Max Verstappen, pilota che, tramite i suoi feedback, aiuta nello sviluppo della monoposto: “Max è molto specifico nei suoi riscontri. Ci dice esattamente di cosa ha bisogno in un certo momento, in una certa curva, e quali aree trova più carenti. È un pilota molto chiaro e questo mi piace. Noi possiamo studiare qualsiasi cosa, ma poi è il pilota che deve gestirla in pista“.

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Foto Copertina: Red Bull Content Pool