Caos al GP del Qatar di F1, piloti e team incalzano il “reality show” della FIA: Toto Wolff si chiede se lo sport stia davvero migliorando.
I team non fanno sconti alla FIA dopo il GP del Qatar di F1: Toto Wolff punta il dito e scherza sul “reality show” della Federazione. Penalità, Safety Car mancate e decisioni discutibili: a Losail va in scena un Gran Premio macchiato da decisioni limite da parte della direzione gara. Mentre Mohammed Ben Sulayem difende le sue azioni, nel paddock aumentano i malumori.
I dissapori tra la Formula 1 e la FIA continuano a crescere. Non è un segreto che la strada intrapresa dalla Federazione Internazionale in questo 2024 poche volte si è prestata ad una riconciliazione con squadre e piloti. A tenere banco sono i dubbi sui recenti licenziamenti per mano di Mohammed Ben Sulayem, nonché la questione della trasparenza legata alle multe ai piloti.
Questi ultimi chiedono a gran voce di essere trattati come degli adulti, oltre che più chiarezza sulla gestione dei fondi della Federazione. A fargli eco ci pensano le scuderie, stanche della direzione autoritaria dell’attuale Presidente. Secondo Toto Wolff, bisogna cominciare a porsi alcune domande fondamentali: le decisioni prese nelle ultime settimane stanno migliorando la Formula 1?
La FIA e il suo “reality show”: Toto Wolff non ci sta
La direzione gara del Gran Premio del Qatar ha fatto emergere non pochi dubbi sull’operato della FIA: “In generale, se lo si guarda in modo positivo, [la FIA] potrebbe avere un suo reality show con quello che sta accadendo in questo momento” scherza Toto Wolff, riportato da Motorsport.com.
“Penso che tutti i nostri interlocutori debbano tenere a mente che dobbiamo proteggere questo santo graal di uno sport, e farlo con responsabilità e trasparenza. È un bene che i piloti siano uniti in questo quadro generale, come hanno dimostrato. I team hanno una comprensione di ciò che riteniamo giusto o sbagliato. Bisogna guardarsi allo specchio e chiedersi: “Sto contribuendo al meglio a questo sport o no?””.
“Penso che lui [Mohammed Ben Sulayem] possa licenziare tutte le persone che vuole. È la sua organizzazione, lui è il presidente. Per i piloti e per tutti noi è importante chiedersi se il processo decisionale stia migliorando. Lo sport sta migliorando grazie a questi cambiamenti nell’organizzazione e nel personale? Se la risposta a tutto questo è sì, allora è una questione interna che deve gestire lui“.
“Ovviamente, però, le notizie e le potenziali ricadute in termini di reputazione sono negative per tutti noi. Questo è anche ciò che intendevo dire: tutti noi siamo in questo sport e tutti i soggetti interessati, i media, la FIA, i piloti, i team, Liberty, Stefano [Domenicali] che lo gestisce. Penso che, in tempi in cui c’è così tanta polarizzazione, così tanto conflitto, la razionalità debba vincere. E per me, al momento, non sembra così“.
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Foto Copertina: Mercedes AMG F1