Tramite una nota diramata dalla FIA, la Federazione spiega il perché Hamilton sia riuscito ad evitare la penalità dopo l’incidente nella Sprint di Miami.
Le prime batture della gara Sprint hanno visto quattro vetture coinvolte nell’incidente di curva 1. I piloti coinvolti sono Hamilton, Alonso, Stroll e Norris, con quest’ultimi due che hanno pagato il prezzo maggiore con il ritiro dalla gara Sprint. Nelle dichiarazioni post Sprint, Alonso ha subito attaccato Hamilton come fautore dell’incidente, ma la FIA ha spiegato il perché di nessuna penalità per l’incidente nella Sprint di Miami.

La manovra del futuro pilota della Ferrari nel primo giro di gara della Sprint ha costretto Alonso in una morsa tra Hamilton e Stroll, suo compagno di squadra. Stretto in un imbuto, lo spagnolo è stato spinto verso l’esterno toccando Stroll, che a sua volta ha mandato in testacoda Lando Norris. Quest’ultimi, come detto prima, hanno pagato il prezzo maggiore con il ritiro. Un incidente che ha visto Hamilton come primo indiziato, ma la FIA lo ha scagionato da ogni accusa.
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Nella nota post indagine, la Federazione ha spiegato i motivi del “nulla di fatto” nei confronti di Hamilton.
“I Commissari Sportivi hanno esaminato i dati del sistema di posizionamento. I video e le prove video in auto e hanno stabilito che le vetture 14, 18, 44 e 4 si sono scontrate mentre percorrevano la curva 1 del primo giro”.
“La collisione ha provocato danni alle vetture Alonso e Stroll e ha causato il ritiro della vettura di Norris“.
“Anche se ci è sembrato che gli incidenti siano iniziati con le vetture 14 e 18, l’arrivo improvviso e veloce della vettura 44 ha contribuito alle varie collisioni. Tuttavia, non siamo stati in grado di identificare uno o più conducenti responsabili delle varie collisioni o di una di esse”.
“Inoltre, si è trattato di un incidente alla curva 1 del primo giro, dove ai piloti è concessa una maggiore libertà, non abbiamo preso ulteriori provvedimenti”.
Un incidente che dalle prove video mette in risalto una sequenza di contatti che hanno portato al ritiro di due piloti. Dagli onboard vengono certificate tre collisioni, la prima tra Alonso e Stroll, seguita da quella tra Hamilton e Alonso e infine tra quella di Stroll e Norris.
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