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F1 | Steiner e il mancato doppio colpo Perez ai tempi della Haas

Gunther Steiner ha rivelato di aver tentato di ingaggiare Sergio Perez in Haas per ben due volte, non riuscendo però nell’intento.

Steiner Perez
Gunther Steiner ha rivelato di aver tentato di ingaggiare Sergio Perez in Haas © PlanetF1

Anche Steiner sorpreso dalla conferma di Perez

La notizia della conferma di Sergio Perez in Red Bull (salvo ulteriori colpi di scena) ha spiazzato tifosi e addetti ai lavori, con il messicano che, nonostante i pessimi risultati ottenuti da ormai diversi mesi a questa parte, farà ancora coppia con Max Verstappen perlomeno fino a fine stagione per poi tirare le somme e valutare assieme al team quale sarà l’opzione migliore in ottica 2025.

Nonostante la rinnovata fiducia, la classifica del nativo di Guadalajara resta impietosa: solamente settima posizione e staccato di ben 146 lunghezze dal compagno di squadra, il quale, nonostante non vinca da quattro gare, viaggia comunque spedito verso la conquista del quarto titolo consecutivo. 

Numeri che, in qualsiasi altro contesto, risulterebbe probabilmente più che sufficienti per giustificare un licenziamento. Tuttavia, memore degli errori del passato, la scuderia di Milton Keynes non ha voluto cambiare line-up ancora una volta a stagione in corso, nella speranza che Checo ritrovi la forma delle prime gare e porti a casa punti pesanti in ottica costruttori.

Sulla conferma di Perez si è espresso anche Gunther Steiner ai microfoni di RacingNews365, dicendosi sorpreso della scelta presa da Christian Horner e Helmut Marko: “Ho detto in diretta alla TV tedesca: ‘Non credo che rivedremo Checo dopo la pausa estiva”.

“Penso che il 90% delle persone in Formula 1 abbia detto questo, se non più del 90%, perché le sue prestazioni non sono al livello. Tutti i messaggi che abbiamo ricevuto da Christian e Helmut durante il fine settimana erano del tipo: ‘Dobbiamo fare dei cambiamenti’, ed è per questo che gli ho dato credito”.


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“Non me lo sono inventato, perché non posso giudicare se Checo debba rimanere o meno, e non ho alcun voto in questa decisione. Ma il messaggio era: ‘Sì, ci saranno dei cambiamenti’. Sono rimasto sorpreso come voi quando l’ho letto. Non c’è nulla contro Checo, ma semplicemente non ha fatto il suo dovere”.

Ovviamente ora si trova in una situazione che non riesce a superare, un po’ come Ricciardo. Non riesce proprio a uscire dalla fossa. Non mi aspettavo che sarebbe rimasto fino alla fine dell’anno. Ma sono sicuro che sanno cosa stanno facendo”.

Infine, concludendo l’analisi sul messicano, Steiner ha rivelato di aver provato a ingaggiarlo almeno un paio di volte quando ancora ricopriva la cairca di Team Principal in Haas: “All’epoca era un buon pilota. Il suo comportamento in squadra era molto buono, andava d’accordo con le persone, il che è sempre importante”.

”Era un pilota solido. Forse non era un pilota da gara o da titolo, ma alla Haas non potevamo chiedere a uno della classe di Lewis Hamilton di entrare a far parte del team. Ma Checo era un potenziale candidato quando stavamo andando bene, quindi è questo che ho visto in lui”.

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