La stampa spagnola si è schierata fermamente dalla parte di Carlos Sainz dopo le pesanti critiche ricevute da quest’ultimo al termine del GP di Las Vegas.
Come ampiamente prevedibile, la stampa spagnola non ha esitato nel prendere fermamente le difese di Carlos Sainz dopo le pesanti critiche ricevute da quest’ultimo al termine del GP di Las Vegas.
A inizio secondo stint, infatti, lo spagnolo ha ignorato l’ordine di scuderia impostogli dal muretto Ferrari, attaccando Charles Leclerc alla prima occasione utile e mandando quest’ultimo su tutte le furie, che ovviamente si è mostrato scuro in volto a fine corsa.
”Ci sono delle cose che ci diciamo: oggi sono andate diversamente”, ha commentato a caldo il monegasco nel post gara, evidenziando ancora una volta come il compagno di squadra non abbia rispettato le direttive stabilite nel briefing pre gara.
Il numero 55 si è poi difeso dalle accuse mossegli dal compagno di squadra, sottolineando come non sia elegante perdere le staffe via radio in quel modo in presa diretta:”Mi sono accordato con lui di non dire niente ai media e di discutere con lui quel che è accaduto”.
”Sono cose tra me e lui. Io la radio non la apro mai, non parlo con i media perchè non mi piace. Non è una bella cosa da fare e non è necessario”.
MARCA difende Sainz
Sebbene tifosi e addetti ai lavori si siano schierati (quasi) all’unanimità con il monegasco, MARCA, nota testata spagnola con sede a Madrid e storicamente molto vicina ai piloti spagnoli, ritiene che Ferrari abbia ancora una volta trattato ingiustamente Sainz.
“Oggi si è visto in sintesi il 2023 di Sainz in Ferrari”, esordiscono Marco Canseco e Miguel Sanz
”Migliore di Leclerc in molte gare, migliore di lui a Las Vegas, migliore di lui anche in qualifica. A volte sembra che debba farsi largo a gomitate, persino con la strategia, per poter avere una gara normale”.
L’arringa dei due giornalisti spagnoli poi prosegue: ”In Ferrari non avevano le sue gomme pronte. Sembrava che non volessero proprio farlo fermare, poi ha passato Leclerc come ha voluto perché aveva il podio in mano ed è andato per la sua strada. Se ne è accorto tardi il ragazzo di Madrid”.
”È prevedibile che per il prossimo anno, Hamilton o Leclerc, che comunque non sembra all’altezza di Verstappen, o Russell, o magari Alonso, possano offrire qualcosa di più contro uno dei migliori piloti della storia, Verstappen, che a soli 27 anni è già un meritatissimo quattro volte Campione del Mondo”.
Parole pesanti, che non fanno bene all’ambiente e che aggiungono ulteriore benzina sul fuoco su una situazione già parecchio scottante in casa Ferrari. Con un mondiale costruttori ancora alla portata, l’ultima cosa da fare adesso è spostare il focus sulle faide interne tra piloti.
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