Secondo recenti fonti britanniche, Lewis Hamilton sarebbe in trattativa con Nadia Padovani per acquisire il team Gresini Racing in MotoGP
Lewis Hamilton sarebbe in trattativa per acquisire il team Gresini Racing in MotoGP. Questa la clamorosa indiscrezione lanciata pochi minuti fa da The Race, secondo cui il campione britannico sarebbe intenzionato a diventare il nuovo proprietario del team satellite Ducati, succedendo così all’attuale CEO Nadia Padovani, che a sua volta aveva ereditato il team dopo la scomparsa del marito nonché fondatore Fausto Gresini nel 2021.

Hamilton sbarca in MotoGP?
Dopo l’ufficialità dell’acquisizione dell’86% dei diritti commerciali da parte di Liberty Media, che subentrerà a Dorna a fine stagione, la MotoGP sembra quindi sempre più intrecciarsi con il mondo della Formula 1, con Hamilton che può già vantare la presenza di alcuni suoi grossi sponsor e di Mercedes nel motomondiale, due su tutti Petronas e Monster Energy.
Inoltre, sempre secondo la testata britannica, un rappresentante della cerchia più stretta del sette volte campione del mondo avrebbe presenziato proprio assieme a Gresini nel fine settimana appena trascorso a Assen, a ulteriore testimonianza dell’interesse di Lewis nei confronti della categoria.
È chiaro che, qualora la trattativa dovesse concretamente andare in porto, Liberty Media si presenterebbe in MotoGP con un incredibile bigliettino da visita in mano, sebbene Marc Marquez, che ha deciso di dire addio a Honda dopo ben dieci anni per sposare proprio il progetto Gresini, lascerà il team a fine stagione per passare in Ducati al fianco di Pecco Bagnaia nel 2025.
Hamilton ha sempre ammesso di essere un grande appassionato della MotoGP, avendo avuto anche modo di girare a Valencia con la Yamaha M1 di Valentino Rossi in un evento promozionale organizzato proprio da Monster nel 2019, sponsor comune sia alla casa nipponica che alla scuderia di Brackley.
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“Ho sempre amato le moto”, aveva dichiarato all’epoca. “Quando ero più giovane volevo correre in moto, non in macchina, ma mio padre non me lo permetteva. Diceva che erano troppo pericolose”.
“Mi ha fatto entrare nelle quattro ruote piuttosto che nelle due. È stata la scelta giusta, perché se avessi corso nel periodo in cui c’era Valentino, non avrei avuto tanto successo”.
“Da quando sono in Formula 1, ho una superbike e mi piace fare delle giornate in pista. È affascinante. Dà una prospettiva diversa”.
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