F1 | Rosberg, perché far parte di Drive To Survive sarebbe stato “un disastro”

Nico Rosberg è grato che il debutto della serie Netflix Drive To Survive in Formula 1 non sia avvenuto durante il suo periodo di attività come pilota

Con una mossa decisamente spiazzante, Nico Rosberg, dopo aver clamorosamente vinto il titolo nel 2016, decise di appendere il casco al chiodo pochi giorni dopo l’incredibile finale di Abu Dhabi, cogliendo di sorpresa la stessa Mercedes, che si trovò costretta a ripiegare in fretta e furia su Valtteri Bottas. Un anno più tardi, con l’avvento di Liberty Media, la Formula 1 ha beneficiato di un boom di popolarità pazzesco grazie alla prima stagione della serie Netflix Drive To Survive.

Rosberg Drive To Survive
Rosberg grato di non aver mai fatto parte di Drive To Survive © Sky Sports

Rosberg grato di non aver mai fatto parte di Drive To Survive

Nel corso di un’intervista rilasciata a City A.M, l’ex pilota tedesco, prendere parte alle riprese della serie Netflix sarebbe stato un disastro per la sua carriera: “No, no, no, sarebbe stato orribile. Mi avrebbe tolto la concentrazione per vincere il campionato. Sarebbe stato un disastro”.

La stagione 2016, oltre al duello al cardiopalma tra Hamilton e Verstappen, è ancora oggi probabilmente uno dei campionati più emozionanti nella storia recente della Formula 1. Una battaglia fratricida tra il tedesco e il compagno di una vita, culminata in un finale altrettanto thriller, che vide proprio Nico avere la meglio.

“Quello che la F1 ha fatto così bene con Netflix è il fatto di aver realizzato un reality show”, ha aggiunto Rosberg. ”Hanno avuto la fortuna che persone selezionate come Guenther Steiner o alcuni dei capi delle squadre abbiano accettato di essere reali, correndo anche i rischi connessi”.


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“La Formula 1 ha avuto un incredibile incremento di spettatori grazie ai social media e a Netflix, che è stato fenomenale, ma anche grazie alla nuova generazione, che è molto stimolante”.

Drive To Survive ha diviso tifosi ed addetti ai lavori nel corso degli anni, tra chi ha etichettato la serie come superflua e volta solamente a creare finte rivalità, e chi invece l’ha lodata per aver avvicinato moltissimi ragazzi alla Formula 1. 

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