Nico Rosberg ha spiegato la decisione che lo ha portato al ritiro dalle competizioni al termine della stagione 2016, appena dopo aver vinto il primo ed unico mondiale in carriera con la Mercedes.
Il finale della stagione 2016 può essere comparato a quello del 2021 a livello di spettacolarità e drammaticità. L’ultimo giro finale, con Hamilton in testa che cercava disperatamente di rallentare per permettere a Vettel di passare Nico, consegnò il titolo alla fine nelle mani del tedesco. Pochi giorni dopo, l’inspiegabile decisione di ritirarsi da campione del mondo. Rosberg ha spiegato la decisione che lo ha portato al ritiro dalle competizioni al termine della stagione 2016, appena dopo aver vinto il primo ed unico mondiale in carriera con la Mercedes.
Rosberg svela il motivo del ritiro nel 2016 dopo il mondiale vinto con Mercedes
Parlando con Men’s Health, il figlio di Keke ha dichiarato: “A volte, guardando i circuiti, penso che sia un bene che io non gareggi più. Ad esempio, a Baku si possono raggiungere i 360 km/h tra i muretti. Sì, ci sono stati momenti in cui ho avuto paura, perché, a differenza di altri piloti, non sono un temerario”.
Un Rosberg che dunque ammette candidamente di aver provato paura in alcuni momento della sua carriera. Uno di quei momenti ad esempio, occorse nello spaventoso incidente che lo vide a suo malgrado protagonista ad Abu Dhabi, dove il pilota Mercedes planò addosso a Karthikeyan ad altissima velocità, uscendone fortunatamente illeso.
“Avevo paura di non essere abbastanza veloce se avessi continuato”, aggiunge il tedesco. ‘‘E che a un certo punto non ci sarebbe stata più nessuna squadra a volermi. È meglio fermarsi troppo presto che troppo tardi, volevo poter decidere da solo”.
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Rosberg adesso è parte integrante del team di sky sports Uk nel ruolo di opinionista, essendo tornato dunque a frequentare il paddock regolarmente durante la stagione: “Ho sempre vissuto da una carriera all’altra e non mi sono mai chiesto se avessi più delle mie passioni. Come campione del mondo e pilota ero al top, mentre nei nuovi progetti si parte dal basso. Questo è interessante e istruttivo”.
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