Nonostante la limitazione di ore in galleria del vento imposta dalla FIA a Red Bull per aver ecceduto il budget cap della stagione 2021 sia scaduta, Christian Horner ritiene che il vero impatto della penalità si fare sentire più avanti.
Nonostante la limitazione di ore in galleria del vento imposta dalla FIA a Red Bull per aver ecceduto il budget cap della stagione 2021 sia scaduta proprio pochi giorni fa, Christian Horner ritiene che il vero impatto della penalità si fare sentire più avanti. Il team di Milton Keynes non sembra aver accusato particolarmente la sanzione quest’anno, avendo vinto tutti i gran premi a disposizione, ad eccezione della tappa di Singapore vinta da Carlos Sainz.
Horner insiste: gli effetti della penalità sul budget cap 2021 si faranno ancora sentire
“Certamente non abbiamo ancora visto l’impatto completo della penalità, perché, ovviamente, ha compromesso la quantità di sviluppo che abbiamo potuto fare quest’anno”, ha spiegato il team principal della Red Bull durante il fine settimana in Messico.
“Per fortuna, a inizio ano abbiamo presentato una vettura molto forte. Siamo stati in grado di applicare la maggior parte del tempo di sviluppo dall’inizio della stagione alla vettura del prossimo anno. Questo è stato importante”.
Dopo aver commesso una violazione “minore” in merito al budget cap della stagione 2021, anno in cui Max Verstappen è riuscito a portare a casa il primo titolo della carriera, lo scorso Ottobre la FIA decise di sanzionare Red Bull applicando una multa di 7 milioni di dollari ed una riduzione del 10% del tempo spendibile in galleria del vento valido per un periodo di 12 mesi.
Scaduto il periodo punitivo lo scorso 26 ottobre, Red Bull può ora tornare ad utilizzare la galleria del vento a pieno regime. Potendo disporre di una solidissima base di partenza con l’astronave RB19, è presumibile che gli austriaci riusciranno a portarsi appresso il vantaggio tecnico anche il prossimo anno.
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“Il processo del cost cap si sta evolvendo. È una serie di regolamenti molto complessi che si sono evoluti”, ha aggiunto Horner. “Il grado di controllo di quest’anno è stato fenomenale in termini di rigore da parte della FIA. È stata una colonscopia completa che abbiamo vissuto durante l’estate”.
“Credo che anche la FIA stia imparando e che le regole si siano evolute. Naturalmente ogni azienda è strutturata in modo leggermente diverso. Ciò aumenta la complessità, e quindi anche questo ha un peso. Si tratta di una serie di norme molto complesse e credo che la FIA abbia fatto un lavoro piuttosto decente rispetto a quanto visto negli ultimi 12 mesi”.
Dopo la leggerezza dello scorso anno, Red Bull ha imparato dai propri errori, risultando regolare alla revisione finanziaria del 2022. Con una macchina in grado di vincere 17 gare su 18, tutto lascia presagire ad un’altra stagione di dominio anche nel 2024.
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