Formula 1

F1 | Caso verifiche tecniche FIA: nessun controllo sull’usura del plank in Messico

In seguito alle polemiche emerse al termine del GP di Austin, dove i controlli a campione della FIA sull’usura del plank hanno decretato l’irregolarità del 50% delle vetture ispezionate, nessuna verifica tecnica è stata invece effettuata post GP del Messico.

In seguito alle polemiche emerse al termine del GP di Austin, dove i controlli a campione della FIA sull’usura del plank hanno decretato l’irregolarità del 50% delle vetture ispezionate, nessuna verifica tecnica è stata invece effettuata post GP del Messico. Va specificato che il controllo dell’usura del pattino non fa sempre parte del processo di verifiche tecniche. Tuttavia, il campanello d’allarme scattato in Texas lasciava immaginare controlli più rigidi da parte della federazione già nel weekend appena trascorso.

FIA controlli plank GP Messico
La FIA decide di non effettuare controlli sull’usura del plank a fine GP del Messico © Autosport

La FIA decide di non effettuare controlli sull’usura del plank a fine GP del Messico

”Ho sentito da diverse fonti che c’erano molte altre auto che erano illegali, ma non sono state sottoposte a test, e quindi l’hanno fatta franca”, commentava Hamilton alla vigilia del weekend in Messico, fresco della squalifica ricevuta pochi giorni prima

”Sono 16 anni che corro in F1. Ci sono stati molti altri scenari come questo, in cui alcuni sono riusciti a farla franca. Altri sono stati solo sfortunati ad essere testati. Penso che alla fine ci sia bisogno di una struttura migliore per assicurarsi che le cose siano eque e uniformi”.

Come affermato in precedenza, la FIA si riserva il diritto di effettuare controlli a campione, in base ad eventuali anomalie riscontrate dal delegato della federazione Jo Bauer nei dati durante la gara.

A far scattare il campanello d’allarme a Austin sarebbero state le oscillazioni verticali sulle vetture di Hamilton e Leclerc. Ciò avrebbe spinto Bauer ad approfondire la questione, testando anche le vetture di Lando Norris e Max Verstappen, questi ultimi risultati però conformi ai regolamenti.


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A differenza di Austin, considerata una pista da medio/alto carico e dalle forti asperità a livello di asfalto, l’autodromo Hermanos Rodriguez è invece classificato come una pista a basso carico, nonostante i team abbiano optato per assetti con downforce maggiore a causa dell’altitudine del circuito messicano.

Questo potrebbe spiegare il perché della decisione della federazione di non effettuare controlli sul plank a fine gara. Tuttavia, anche in Qatar, considerata una pista da alto carico, non sono stati effettuati controlli in quella specifica zona delle vetture.

”Non abbiamo ancora superato le verifiche tecniche, quindi non cantiamo vittoria troppo presto”, ha dichiarato un ironico Wolff a fine gara. A differenza di Austin, però, Hamilton ha potuto questa volta festeggiare il secondo posto sul traguardo.

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