In attesa del GP di Spagna, dove tutti i team porteranno enormi step evolutivi sulle proprie monoposto, analizziamo tutte le principali novità aerodinamiche viste nell’ultimo appuntamento a Baku. GP Baku
Ala posteriore a “cucchiaio”
La novità più rilevante portata avanti da Ferrari, Mercedes, Renault, Toro Rosso e Williams, è il particolare alettone posteriore a cucchiaio, dove la zona centrale del main plain è concava, mentre la zona che si collega alle paratie, risulta rialzata rispetto alla zona centrale.
Questa soluzione aerodinamica è un’ottimo compromesso per ottenere un buon livello di carico aerodinamico (zona concava) e maggior velocità in rettilineo (zona laterale del main plain); i team sicuramente adotteranno questo tipo di ala anche in altri appuntamenti del mondiale (ad esempio Spa).
Ferrari
Qui possiamo vedere la nuova ala, abbinata anche ad una nuova paratia laterale, dove le pieghe (freccia;gialla) risultano più marcate e basse, per favorire una maggiore velocità dei flussi e ridurre le turbolenze che si creano in quella zona.
Renault
La Renault, oltre ad aver adottato la soluzione a cucchiaio per l’ala posteriore, ha eliminato anche il nolder (piccola deriva nera, indicato dalle due frecce rosse), che come compito ha quello di generare maggior carico sull’ala posteriore.
Altra novità è il sostegno dell’alettone, che sembra agganciarsi solo all’elemento ad “elle” del DRS, ma in realtà tocca lievemente il mainplain dell’ala posteriore, indicato in foto dal cerchio rosso,;(il regolamento dice che il sostegno dell’ala deve essere fissato al flap principale, onde evitare cedimenti), chissà se qualcuno protesterà per questa soluzione.
Ultima novità di Renault, sono le molteplici fessure aperte sulla paratia laterale dell’ala posteriore (indicate dalla manina), di chiara ispirazione McLaren,;servono a maggiorare e a pulire dalle turbolenze il flusso aerodinamico passante all’interno delle paratie.
Inoltre da notare come gli slot aperti nella zona superiore delle paratie, sono passate da 4 a 2, in modo da ridurre la resistenza all’avanzamento.
Williams e Mercedes: Queste due scuderie, invece, sono rimaste abbastanza sobrie, andando a modificare solo l’alettone e non le paratie, visto che comunque,;ambo le auto dispongono già di una buona velocità massima.
Toro;Rosso
Anche la scuderia faentina ha seguito la filosofia delle squadre precedenti, ma la parte che più fa evidenziata della STR13, sono i bargeboards, veramente complessi, ricchi di piccole pinne e derive,;utili ad indirizzare i flussi verso la parte bassa delle fiancate della monoposto,;flussi che poi vanno a lavorare in sinergia con i flussi generati dal diffusore.
Le altre scuderie sono rimaste fedeli ad una soluzione di ala più scarica, ma con un profilo rettilineo. Haas e Force;India hanno portato una nuova ala anteriore, dove l’ultimo flap superiore è stato rimosso, in modo da favorire la penetrazione aerodinamica all’anteriore,;senza andare ad incidere troppo sul carico e sulla stabilità dell’auto sull’asse anteriore.
Alfa;Romeo-Sauber
Finalmente anche Sauber si evolve. La vettura Svizzera ha accusato sin dai primi giri nei test di Barcellona, un cattivo bilanciamento aerodinamico. Gli ingegneri stanno cercando di risolvere questo problema e nell’ultimo weekend hanno proposto una nuova bocca di uscita del sistema S-Duct,;utile a migliorare la qualità della vena fluida al di sopra del musetto, passando da 2 ad un solo “foro” di uscita.
Tale soluzione è stata utilizzata nell’ultima gara da entrambi i piloti.
Force;India (parte seconda)
Approfondimento sul fondo della vettura anglo-indiana, che segue il concetto introdotto da Ferrari,;poi copiato da Mercedes, del canale nella zona posteriore del fondo, che serve per alimentare i flussi diretti al diffusore.