Un Gran Premio di Francia interessante ed atipico quello di ieri, dal sapore dolceamaro per i tifosi della rossa che hanno sofferto nel vedere l’incidente in partenza tra Sebastian Vettel e Valtteri Bottas ma che si sono divertiti nel vivere la super rimonta del tedesco dopo l’errore.
Ecco il grafico del distacco della rossa numero 5 rispetto ai primi 4, e cioè Hamilton (linea grigia), Verstappen (linea arancione), Raikkonen (linea rosso scuro) e Ricciardo (linea blu) insieme al progredire delle posizioni di Vettel (linea rossa).
La Safety Car rientra al quinto giro e da lì riparte la gara. Vettel dà il massimo da subito e fa 7 sorpassi in 6 giri (dal giro 6 al giro 11). Continua la sua progressione fino al giro 20 compiendo altri 5 sorpassi e ritrovandosi in quinta posizione. Per un totale di 12 sorpassi in 14 giri.
A questo punto i distacchi dai primi tendono a stabilizzarsi, con un ritmo molto simile. Solo Hamilton riesce ad allungare ulteriormente sul pilota del cavallino rampante. Va da sé però che Vettel aveva speso moltissimo sia in termini di gomme, che di consumo carburante e Power Unit per compiere la rimonta, mentre Hamilton faceva la gara davanti in solitudine, senza alcun disturbo per la sua aerodinamica. L’inglese tra il giro 20 e il giro 32 guadagna altri 5.7 secondi su Vettel, circa 4 decimi e mezzo al giro, un gap che considerando la mescola delle gomme, il consumo di carburante e la diversa situazione di gara ci fa pensare che se Vettel fosse stato là davanti avrebbe potuto sicuramente dire la sua. Ovviamente non sapremo mai come sarebbe andata, ma gli indizi per farci pensare che se la sarebbe giocata fino all’ultimo ci sono tutti.
Compagni di squadra: qualcuno ha demolito il proprio
Parlando degli altri questo weekend ha messo in luce la differenza in termini di prestazioni all’interno delle scuderie, specie in due: l’Alfa Romeo Sauber con uno straordinario Charles Leclerc che non ha mai visto il suo compagno di squadra neppure negli specchietti, e la Haas con un Grosjean sempre più nel baratro anche nel Gran Premio di casa e un Kevin Magnussen molto concreto che ha già raccolto 27 punti quest’anno contro gli 0 del francese. Questi risultati non sono un caso, sono il frutto di una costanza nelle prestazioni dei due piloti che in gara non hanno mai vacillato rispetto ai loro compagni di squadra, vediamo come:
Questo è il grafico relativo all’Alfa Sauber, con tutti i giri dei due piloti durante il Gran Premio. La linea rosso scura è quella dei tempi di Leclerc, mentre quella verde dei tempi di Ericsson. Si nota subito come in quasi tutti i giri il giovane monegasco sia stato notevolmente più veloce del compagno di squadra, in particolare dei 46 giri “buoni” della gara (senza SC o VSC) Leclerc è stato più veloce del compagno in ben 36 passaggi!
Ecco invece il grafico della Haas con Magnussen (linea nera) più veloce di Grosjean (linea blu) in ben 34 passaggi.
Ti piacerebbe scrivere news o approfondimenti sulla F1, MotoGP o qualsiasi altra categoria motoristica?
F1inGenerale è alla ricerca di nuovi editori. Clicca qui per info
Infine in casa Red Bull nonostante la bella prestazione di Verstappen la situazione è assai più livellata. Ricciardo infatti ha avuto il problema all’ala anteriore al giro 40 ma nei 36 giri buoni precedenti il pilota olandese e;il pilota australiano si sono divisi il pacchetto con 18 giri a testa più veloci del compagno di squadra.
La battaglia nei tre top team rimane quindi estremamente livellata e sono gli episodi fin qui a fare la differenza. Vedremo il prossimo fine settimana a Spielberg cosa accadrà, noi come sempre ci saremo per cercare di carpire i segreti di questo bellissimo mondiale 2018.