F1 | Visa CashApp RB, Bayer svela finalmente le origini del nuovo nome

Peter Bayer ha spiegato le origini e le motivazioni che hanno portato ad adottare la dicitura Visa CashApp RB, smorzando le critiche ricevute nelle ultime settimane sul nuovo rebranding

Bayer Visa CashApp RB
Peter Bayer ha spiegato le origini della dicitura Visa CashApp RB © VCARB

Poche ore fa, Visa CashApp RB ha tolto i veli alla monoposto con cui Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda correranno nella prossima stagione, che prenderà il via tra poco meno di tre settimane in Bahrain. Le aspettative sono altissime sulla nuova RB-01 (questo il nome scelto per la vettura), che erediterà molte delle componenti e soluzioni già viste sulla dominante RB19 dello scorso anno.

Bayer risponde alle critiche sul nuovo nome

“Il responsabile delle sponsorizzazioni di Visa, Andrea Fairchild, ha detto in un’intervista che si tratta di un po’ di parole, ma la realtà è che abbiamo detto fin dall’inizio l’anno scorso che ci saremmo avvicinati alla famiglia Red Bull”, ha affermato il CEO della scuderia di Faenza poco dopo il lancio della nuova vettura.

“Volevamo riportare il toro e la RB, e all’interno della famiglia Red Bull ci sono i Flying Bulls, che sono gli aerei da collezione del signor Mateschitz. E poi qualcuno in azienda ha detto: “Perché non chiamiamo questi ragazzi Racing Bulls, in modo che abbiano un’identità su cui basarsi quando cambieranno gli sponsor”.

”Abbiamo dovuto cambiare tutto, il nome della società e ogni singolo elemento dell’azienda, compreso l’ufficio delle imposte, quindi è stato uno sforzo non indifferente. Si inserisce bene nella famiglia, e RB sta per Red Bull. Era un bel problema da affrontare perché Visa è uno dei marchi più grandi al mondo, e Cash App è uno dei più spettacolari nel mondo finanziario, soprattutto negli Stati Uniti”.

Proseguendo con la risposta, Bayer ha usato l’esempio di Aston Martin e Haas per smorzare le critiche, anch’esse con un title sponsor ben visibile nel nome: ”Non sento molte persone che chiamano dicono ”Aston Martin Aramco Cognizant Formula 1 Team”.


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”Non sento persone che parlano di Moneygram Haas Formula 1 Team, quindi dobbiamo solo essere realistici e concentrarci sul contenuto. Questa è una macchina davvero bella e veloce”.

Parlando appunto della macchina, RB ha deciso di adottare una livrea simile a quella della Toro Rosso dal 2017 al 2019, con la predominanza del blu e del bianco e con diversi inserti rossi dovuti a Hugo e Orlen, altri due grossi sponsor che supportano il progetto.

Resta solo da capire se la vettura, che riprende molto della filosofia della RB19, sarà anche veloce. Ricciardo ha parlato addirittura di top five e anche qualche podio come obiettivi stagionali. L’ultimo verdetto, come sempre, ce lo darà la pista.

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