Pierre Gasly ha espresso tutta la propria rabbia verso la FIA per quanto riguarda l’episodio del trattore in pista senza bandiera rossa prima mentre viaggiava ad oltre 200 km/h
Quanto successo oggi a Suzuka resterà una delle pagine più nere della Formula 1 degli ultimi anni. La scellerata decisione della FIA di mandare in pista un trattore per recuperare la macchina di Sainz senza aver prima esposto bandiera rossa è qualcosa di inaccettabile e che non ha più ragione di esistere. Un miracolato Pierre Gasly ha parlato dell’incidente accaduto in pista che lo ha visto a suo malgrado protagonista, esprimendo rabbia ed incredulità per quel che è avvenuto, ricordando anche quanto accadde nel tragico GP di Suzuka nel 2014.
Le parole di Gasly sul trattore in pista
‘’Abbiamo tutti perso un buon amico otto anni fa. Credo che tutti noi vogliamo bene a Jules, abbiamo sofferto molto per l’incidente che è successo. Non capisco perché otto anni dopo vediamo un trattore in questa pista in queste condizioni. Stiamo rischiando la vita là fuori, stiamo dando il meglio di noi stessi. Non capisco davvero perché non abbiano aspettato un minuto in più per mettere il trattore in pista. Ovviamente mi sono spaventato molto. Carlos ha perso l’auto il giro precedente nello stesso identico punto. Non c’era nessuna informazione che il trattore fosse in traiettoria di gara e io gli sono passato accanto a 200 km/h. Se avessi perso la macchina in quel momento, non sarei qui’’
Proprio il pilota spagnolo è stato vittima delle condizioni molto difficili oggi a Suzuka, con una pista molto bagnata che rendeva difficile stare in pista. Il giro successivo, mentre le auto sfrecciavano ancora ad alta velocità, la FIA ha deciso di mandare in pista un trattore proprio in mezzo alla traiettoria, con Gasly che sopraggiungeva. Il francese ha evitato il mezzo per questione di pochi metri, nel mentre viaggiava ad una velocità superiore ai 200 km/h.
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‘’Oggi sono estremamente grato di essere tornato dalla mia famiglia perché oggi l’esito avrebbe potuto essere molto più tragico. Non credo sia rispettoso nei confronti di Jules, della sua famiglia e di tutti noi che abbiamo sofferto per la sua perdita. Non è stato necessario, avremmo potuto affrontare la situazione in modo diverso. È per questo che abbiamo chiesto di non vedere alcun trattore in pista’’.
Tutti i piloti una volta esposta la bandiera rossa si sono lamentati copiosamente nei confronti della direzione gara. Alcuni hanno anche espresso tutto il proprio disappunto sui social, come Norris e Perez. Sta di fatto che quanto successo oggi è solamente il culmine di una serie di decisioni incomprensibili da parte della FIA e per tanto bisogna metterci un punto. Non si tratta più di commentare decisioni sportive, ma di svolgere il ruolo per cui la federazione esiste, ovvero salvaguardare la sicurezza dei piloti e degli addetti ai lavori.
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