Con Kevin Magnussen squalificato per il GP di Azerbaijan, vediamo quanti punti di penalità gli altri piloti hanno accumulato sulle rispettive superlicenze.
Chi rischia di più dopo Magnussen?
Tra i festeggiamenti generali per la clamorosa vittoria di Charles Leclerc a Monza è passata quasi inosservata la notizia dei due punti di penalità inflitti dai commissari a Kevin Magnussen, con il danese che ha pagato il tentativo di sorpasso azzardato su Pierre Gasly alla Roggia, finendo per esaurire il limite massimo di punti a disposizione sulla propria superlicenza.
Come conseguenza di ciò, Kevin sarà quindi costretto a stare fermo per un Gran Premio, cosa che non accadeva dal 2012 con Romain Grosjean, che a sua volta pagò la scellerata partenza nel GP di Spa che provocò una spaventosa carambola che mise fuori gioco sia Lewis Hamilton che Fernando Alonso.
A prendere temporaneamente il sedile del pilota Haas sarà Oliver Bearman, con il giovane talento britannico che, dopo aver corso per Ferrari al posto di Carlos Sainz a Jeddah, avrà modo di disputare il suo secondo weekend in Formula 1 da pilota ufficiale, in attesa della promozione diretta nel 2025 al fianco di Esteban Ocon.
Con Magnussen fuori dai giochi, come sono messi gli altri piloti a livello di penalità? I due piloti ora maggiormente a rischio race ban sono Fernando Alonso e Sergio Perez, che hanno accumulato un totale di otto punti sulla patente da inizio stagione.
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A seguire l’altro pilota Aston Martin, con Lance Stroll che ha accumulato cinque punti, mentre appena alle spalle troviamo il trio Hulkenberg-Verstappen-Hamilton a quota quattro.
A quota tre troviamo invece Esteban Ocon e Daniel Ricciardo, mentre si fermano a quota due Valtteri Bottas e George Russell.
E i piloti Ferrari? Carlos Sainz ha accumulato solamente un punto nei sedici Gran Premi disputati finora, mentre Charles Leclerc non ha a carico alcun punto sulla propria superlicenza, assieme ai due McLaren, Gasly, Albon, Zhou, Tsunoda e il nero arrivo Franco Colapinto.
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