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F1 | Ricciardo, ritorno da terzo pilota Red Bull dopo l’addio definitivo alla Formula 1?

Daniel Ricciardo ha parlato della possibilità di tornare a ricoprire il ruolo da terzo pilota Red Bull una volta ufficializzato l’addio a VCARB.


Che ne sarà di Daniel

La seconda primavera di Daniel Ricciardo in Formula 1, perlomeno da pilota ufficiale, sembrai ormai giunta al termine. Il diciottesimo posto nel GP di Singapore ha rappresentato infatti la mazzata finale per le sorti del pilota australiano, il cui futuro nel 2025 era già delineato, ma che coltivava ancora la speranza di portare a termine la stagione. 

Ricciardo terzo pilota Red Bull
Ricciardo, ritorno da terzo pilota Red Bull dopo l’addio definitivo alla Formula 1? © F1

Con molta probabilità, invece, la gara di Marina Bay sarà l’ultima della carriera per il nativo di Perth, che da Austin in poi dovrebbe lasciar spazio a uno scalpitante Liam Lawson, che avrà quindi modo di tornare in classe regina a tempo pieno dopo la breve parentesi in AlphaTauri dello scorso anno.

Cosa ne sarà invece di Ricciardo?  A 35 anni e con dei risultati che non giocano propriamente a suo favore, è difficile pensare che qualche squadra possa offrirgli un sedile in vista del 2025, con Sauber orientata su altri profili.

Parlando del proprio futuro al termine del GP di Singapore, Daniel ha parlato della possibilità di tornare a ricoprire il ruolo da terzo pilota Red Bull, così come fatto nel 2023, una volta ufficializzato l’addio a VCARB: “No L’anno scorso aveva molto senso tenere un piede nella porta, e ovviamente l’obiettivo era quello di cercare di tornare alla Red Bull.’


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“Penso che se dovessi rifarlo, non avrebbe molto senso. Non ho intenzione di ricominciare la mia carriera. Ho anche 35 anni e ho ancora mostrato il ritmo che ho avuto nel corso degli anni, ma è stato ovviamente evidente che sia stato più difficile per me mostrarlo ogni fine settimana”.

“Forse è un po’ una questione di età. Credo che per me sia stato più facile a 25 anni che a 35, ma anche la concorrenza sta aumentando”.

“Penso che sia una cosa comune a tutti gli sport: i simulatori sono sempre migliori, i ragazzi sono sempre più giovani, quindi naturalmente sono più preparati”.

E ora hanno accesso a tutti gli on-board, quindi possono osservare e studiare tutti. Forse il livello è aumentato, e per me è probabilmente un compito arduo lottare a quel livello settimana dopo settimana”.

Infine, Ricciardo ha aggiunto: “Non posso essere deluso per questo. Sono felice di poterlo fare, una volta, ed è stato molto divertente. E se questo è il momento, voglio essere sicuro di andarmene o di lasciare questo sport con un buon ricordo e che non diventi un lavoro di routine e che mi ritrovi in Q1 ogni fine settimana”.

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