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F1 | GP Austria 1975 – Quando qualcuno aveva ancora il coraggio di far fermare le corse – VIDEO

Alla luce delle polemiche scaturite a causa del caldo estremo in Qatar, riviviamo il GP d’Austria 1975, quando Luca Cordero di Montezemolo riuscì a convincere la direzione gara a sospendere un GP proibitivo a livello di condizioni meteo.

Alla luce delle polemiche scaturite a causa del caldo estremo in Qatar, riviviamo il GP d’Austria 1975, quando Luca Cordero di Montezemolo riuscì a convincere la direzione gara e Bernie Ecclestone a sospendere una gara proibitiva a livello di condizioni meteo. L’edizione di quell’anno fu infatti segnata da un acquazzone senza precedenti, che costrinse i commissari a terminare la corsa al giro 29 di 54, assegnando metà punteggio.

Montezemolo GP Austria 1975
GP Austria 1975: il violento temporale che fece terminare prematuramente la corsa © Motor Sport Magazine

GP Austria 1975: il violento temporale che fece terminare prematuramente la corsa

Ci troviamo in Austria, sul circuito dell’Osterreichring, tracciato che sarà poi ai giorni nostri ribattezzato come Red Bull Ring e diventerà casa per la scuderia di Milton Keynes. Dopo la pole position fatta segnare al sabato da Niki Lauda su Ferrari, davanti al rivale James Hunt ed Emerson Fittipaldi, tutto sembrava pronto per un’edizione del GP d’Austria senza particolari sconvolgimenti.

Quella domenica partì già invece sotto i peggiori auspici. Nel corso del warm up, infatti, il pilota Penske Mark Donohue uscì fuori strada in curva 1 a causa dello scoppio dello pneumatico posteriore, facendo volare la vettura fuori dal circuito e terminando la propria corsa contro i cartelloni pubblicitari.

L’incidente non fu solo fatale al pilota americano, il quale morì 3 giorni dopo a causa delle ferite riportate, ma anche a due marshall di pista, ovvero Richard Huttner e Manfred Schaller. Poco prima del via della corsa, un tremendo acquazzone si abbattè sul circuito, facendo slittare la partenza di 45 minuti rispetto all’orario previsto.


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Il primo giro vide Lauda guidare il gruppo davanti a Hunt e Patrick Depailler. In settima posizione si trovava invece Vittorio Brambilla, che diventerà poi l’eroe di giornata sul circuito austriaco. Con un gran passo, l’italiano scalò rapidamente la classifica, insediandosi alle spalle del duo di testa composto da Lauda e Hunt.

Nel mentre la pioggia cadeva sempre più fitta sull’Osterreichring, il pilota March motorizzata Ford riuscì anche a passare il ferrarista al giro 16, prendendo poi la testa della corsa al giro 19, sfruttando un’indecisione del britannico.

L’intervento decisivo di Luca Cordero di Montezemolo

Arrivati al giro 29, era chiaro a tutti che non ci fossero più le condizioni per continuare a disputare la corsa in sicurezza e garantire l’incolumità dei piloti, ed è qui che entra in gioco Montezemolo. L’allora direttore sportivo della Ferrari, anche andando contro ai propri interessi, si appellò con insistenza alla direzione gara, chiedendo a più riprese la sospensione gara.

Il futuro presidente del cavallino minacciò anche di ritirare le vetture, qualora i commissari e Bernie Ecclestone, allora a capo della Formula One Constructors Association (FOCA), non avessero ascoltato le sue parole.

Fortunatamente, la direzione gara decise di dar retta a Montezemolo, sospendendo la corsa ed assegnando la vittoria proprio a Brambilla, il quale finì contro le barriere in testacoda proprio pochi istanti dopo aver oltrepassato la linea d’arrivo.

La corsa non venne più ripresa e venne assegnato solamente metà punteggio per i primi sei classificati. Ciò non permise a Niki Lauda di laurearsi campione del mondo per la prima volta in carriera, cosa che avrebbe comunque poi fatto poco dopo.

Tenendo a mente le tante polemiche scaturite in questi giorni a causa delle proibitive condizioni climatiche in cui i piloti sono stati costretti a correre in Qatar, abbiamo voluto ripercorrere questa gara per ricordare un personaggio estremamente carismatico quale fu il Montezemolo degli anni ’70.

Chiaramente, le due gare sono incomparabili, in quanto si tratta di condizioni climatiche totalmente agli opposti. Tuttavia, il GP d’Austria di quasi 30 anni fa può essere preso come esempio per tenere a mente che, a volte, gli interessi dei piloti debbano venire sempre prima del risultato sportivo e dello spettacolo in determinati contesti. Qui il link al video in questione.

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