Secondo Jock Clear, gli aggiornamenti introdotti dalla Ferrari a Barcellona avrebbero contribuito ad attenuare uno dei talloni d’Achille della SF23, nonostante il risultato finale non abbia confermato le aspettative della vigilia.
Secondo Jock Clear, gli aggiornamenti introdotti dalla Ferrari a Barcellona avrebbero contribuito ad attenuare uno dei talloni d’Achille della SF23, nonostante il risultato finale non abbia confermato le aspettative della vigilia. La scuderia di Maranello ha infatti revisionato sensibiilmente la zona delle pance, abbandonando la filosofia delle ”vasche” appartenenti alla ex F1-75, per conformarsi maggiormanente ai rivali diretti.
Jock Clear spiega perchè gli aggiornamenti di Barcellona hanno attenuato uno dei talloni d’achille della SF23
“Quello che si vede di più sul sidepod probabilmente non è un fattore primario”, ha detto l’ingegnere britannico. “Si tratta di una parte secondaria. È ciò che si fa con il fondo e il diffusore a determinare la provenienza della deportanza”.
”Questo porta a spingere l’aria in punti diversi sopra il fondo. Non si guarda a questo aspetto e si dice: ‘Dobbiamo scegliere questi diversi sidepod’. Si guarda a ciò che accade sul fondo intorno alla ruota posteriore e si dice: ‘Ok, dobbiamo cambiare il regime lì. Il risultato di questo cambio di regime è che si finisce per avere un sidepod diverso”.
Secondo Clear, dunque, il netto cambiamento di filosofia nella zona delle pance avrebbe rappresentato soltanto la naturale conseguenza di un lavoro sul fondo ed al posteriore e non il contrario. Inoltre, secondo il tecnico, ciò avrebbe aiutato nel rendere la macchina meno ”peaky”.
“Il nostro tallone d’Achille è stata un’auto molto sensibile ai picchi. E credo che questo sia diventato un aspetto un po’ più soldio rispetto al passato, quando ci siamo limitati a rendere l’auto solo un po’ più docile”.
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”Si tratta di un aggiornamento che ha portato prestazione. Non solo in termini di potenza, ma anche di maggiore aria nella parte posteriore della vettura”, aggiunge Clear ”Ma così facendo, ha anche reso la vettura un po’ meno sensibile al vento, alle oscillazioni e alle variazioni di altitudine”.
Sebbene il risultato finale del GP di Spagna sia stato tutt’altro che soddisfacente, gli upgrades introdotti a Barcellona avrebbero quindi aiutato la SF23 ad essere meno imprevedibile. Inoltre, avrebbero reso la vettura meno sensibile a cambi repentini di condizioni.
L’obiettivo per il Canada, adesso, diventa ottimizzare tutto il pacchetto, per iniziare finalmente ad ottenere risultati significativi. Con molta probabilità, la Ferrari si concentrerà sull’utilizzare la seconda parte di stagione come un banco prova per testare soluzioni utili in vista della vettura del prossimo anno.
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2 commenti
A mio parere gli addetti ai lavori (stampa inclusa) recitano una parte all’interno di un circo mediatico dove ciascuno ha un ruolo ben definito.
Sono anni che SF utilizza senza successo le stagioni in corso per studiare le soluzioni da applicare alle vetture dell’anno successivo: non voglio credere che, a fronte di un periodo tanto prolungato di insuccessi, chi opera nell’ambiente non abbia chiaro il quadro della situazione.
La squadra italiana soffre di una strutturale carenza di competenze in ambito telaistico ed aerodinamico rispetto alla concorrenza, le recenti immagini del “fondo” del leader di campionato, se paragonate a quelle dei concorrenti, sono del tutto esplicative.
Competere ai massimi livelli nella F1 di oggi richiede capacità organizzative, metodo e competenze di altissimo livello, non é un caso se Red Bull ha sempre sottolineato che l’antagonista di riferimento é Mercedes e non Ferrari. Il team italiano ha chiaramente bisogno di una cura da cavallo in tal senso, a partire dai vertici aziendale che, se hanno ritenuto complesso affrontare il mercato tradizionale dell’auto, non si capisce come possano essere in grado di gestire un team di F1 che aspira al titolo mondiale.
E’ finita da tempo l’era in cui le auto da competizione si progettavano nei paeselli al ritmo del rintocco del campanile, i mezzi moderni richiedono competenza e tecnica aerospaziale, gruppi di lavoro stile 4 amici al bar si sono chiaramente dimostrati del tutto inadeguati e stanno ridicolizzando un brand dal valore inestimabile, il primo brand al mondo.
Best,
S.G.
Il mondo automotive è quello che da reali guadagni e quindi hanno interesse a potenziarlo. La Ferrari non ha alcun interesse ad investire nel reparto F1 che allo stato attuale è solo un modo di farsi pubblicità (vuoi o non vuoi, soprattutto in Italia, si segue la F1 e adesso il WEC perchè c’è la Ferrari).
Il reparto F1 è un disastro da anni, eppure i bilanci sono sempre in positivo a Maranello. A livello comunicativo siamo passati dal “testa bassa e piedi per terra” al “tranquilli, sabato pole e domenica vittoria” con sonora bastonata qualche giorno dopo.
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