Insieme alla recente ufficialità dell’addio di Franz Tost e dell’ingresso di Mekies e Bayer nella scuderia di Faenza, il gruppo Red Bull avrebbe rifiutato un’offerta da capogiro per la vendita di AlphaTauri.
La giornata di ieri ha rappresentato uno snodo importantissimo per il futuro della scuderia di Faenza, la quale ora prova a cercare riscatto dopo un 2022 ed un inizio 2023 da dimenticare. Insieme infatti alla recente ufficialità dell’addio di Franz Tost, il quale lascerà il team a fine stagione, e dell’ingresso di Mekies e Bayer, il gruppo Red Bull avrebbe apparentemente rifiutato un’offerta da capogiro per la vendita di AlphaTauri pari a 800 milioni di dollari.
Red Bull ha rifiutato un’offerta di 800$ milioni per la vendita di AlphaTauri
L’indiscrezione riportata da RacingNews365 ha del clamoroso. AlphaTauri è infatti collegata alla scuderia di Milton Keynes sin dal debutto in Formula 1 nel 2005, quando il team prese parte al campionato sotto il nome di Toro Rosso. La scuderia effettuò poi un rebranding nella stagione 2020, optando per l’attuale denominazione AlphaTauri.
Non è un caso forse che la sorella maggiore abbia rifiutato un’offerta del genere, considerando il grande scossone ai vertici della scuderia italiana. Con l’ingresso di Mekies e Bayer, AlphaTauri potrà ora contare su due nomi di primissimo piano, con esperienza da vendere ai massimi livelli del motorsport.
Bayer entrerà infatti in AlphaTauri come CEO, dopo aver trascorso cinque anni come Segretario Generale della FIA. In questi anni, l’austriaco si è occupato dell’ottimizzazione dell’attuale struttura delle monoposto e della sicurezza e sostenibilità dei campionati FIA.
L’austriaco, inoltre, è stato anche una figura chiave nello sviluppo dei regolamenti sulle vetture ad effetto suolo del 2022. In più, Bayer è al centro dei prossimi regolamenti sulle Power Unit che saranno introdotti nel 2026.
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Per Mekies, invece, si tratta di un ritorno, dopo aver speso 5 anni in Ferrari. Prima di ricoprire il ruolo di racing director alla corte di Maranello, infatti, il francese ha iniziato la propria carriera in Formula 1 con Minardi. In seguito, il tecnico ricoprì il ruolo di ingegnere capo in Toro Rosso per dieci anni. Inoltre, il nuovo team principal è stato anche direttore della sicurezza FIA nel 2014 e vice direttore di gara nel 2017.
Dopo aver concluso il mondiale 2022 al nono posto ed aver ottenuto soltanto 1 punto in queste prime tre gare, AlphaTauri ora è pronta al riscatto nei prossimi anni. Spinta anche dall’aiuto di Red Bull, la speranza è di tornare perlomeno a livelli di competitività simili alle stagioni 2020 e 2021, quando Pierre Gasly riuscì ad ottenere dei podi ed una incredibile vittoria a Monza.
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