Secondo recenti indiscrezioni, l’effetto della penalità subita da Red Bull nel 2022 per aver ecceduto il budget cap nella stagione precedente, potrebbe farsi sentire anche sulla RB20 nel 2024
Il 2024 di Red Bull, nonostante le 21 vittorie centrate nella stagione appena trascorsa, potrebbe non iniziare sotto i migliori auspici. Al netto di un vantaggio tecnico indiscutibile, la prossima vettura del team di Milton Keynes, secondo quanto riportato dai media tedeschi, potrebbe ancora risentire dell’effetto della penalità dello scorso anno, che aveva già comportato una diminuzione del 10% di ore spendibili in galleria del vento e al CFD sulla RB19.
Pur con un’importante restrizione, però, la RB19 ha accusato ben poco il colpo, con l’ennesimo gioiello partorito dal tandem Wachè-Newey che ha letteralmente fatto un sol boccone della concorrenza. Come da regolamento, Red Bull potrà disporre solamente del 70% delle ore disponibili da dedicare ai test aerodinamici, mentre Mercedes e Ferrari potranno beneficiare rispettivamente di un 5 e un 10% in più.

Red Bull, anche la RB20 risentirà della penalità sul budget cap?
Dato l’enorme vantaggio accumulato sugli avversari nella prima parte di campionato, Red Bull ha potuto permettersi il lusso di abbandonare lo sviluppo sulla RB19 con largo anticipo, complice anche le meno ore a disposizione in galleria e al CFD, mentre Ferrari, Mercedes, McLaren e Aston Martin hanno continuato a introdurre aggiornamenti fino alla fase finale della stagione.
”Red Bull ha interrotto lo sviluppo della RB19 a fine di luglio”, si legge nell’ultimo articolo pubblicato da Auto Motor Und Sport. ”L’ultimo importante pacchetto di aggiornamenti ha debuttato al GP d’Ungheria. Il fondo, i sidepods, la presa d’aria di raffreddamento e gli impianti di ventilazione dei freni anteriori e posteriori erano nuovi. In seguito, l’ufficio tecnico di Milton Keynes si è concentrato principalmente sulla RB20”.
”Il cambio anticipato è stato anche una conseguenza della mancanza di tempo nella galleria del vento. In quanto campione, Red Bull ottiene solo il 70% del tempo standard”.
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”La sanzione per lo sforamento del tetto di spesa del 2022 non scadeva prima di novembre. Secondo gli ingegneri, gli effetti si faranno sentire probabilmente fino al primo aggiornamento importante della stagione 2024”.
Chiaramente, almeno per il momento, la scuderia di Milton Keynes ha ben poco da preoccuparsi, vedendo come la penalità subita, che sulla carta avrebbe dovuto limitare la RB19 in modo considerevole, non ha in realtà sortito particolare effetto sul proseguo del campionato.
Tuttavia, con anche la notizia del fallimento del crash test frontale pochi giorni fa, la RB20 avrà forse qualche leggero grattacapo in più da risolvere rispetto alla sua predecessora, anche se, vedendo l’andamento della stagione 2023, gli indizi lasciano presagire un’altra stagione di dominio da parte degli austriaci.
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