A TCFormula 1Interviste F1

F1 | Emergono le due scuderie maggiormente contrarie all’ingresso di Andretti

Haas e Williams sarebbero le due scuderie che maggiormente si opporrebbero all’ingresso di Andretti in Formula 1 nel 2026, con il colosso americano che attende il lasciapassare definitivo da parte di Liberty Media.

Secondo Peter Windsor, Haas e Williams sarebbero le due scuderie che maggiormente si opporrebbero all’ingresso di Andretti in Formula 1 nel 2026, con il colosso americano che attende il lasciapassare definitivo da parte di Liberty Media. Recentemente, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulyame, ha dichiarato che la scuderia statunitense, che ha ricevuto il sì da parte della federazione, potrebbe entrare in F1 anche senza trovare un accordo sui diritti commerciali.

Windsor Haas Williams Andretti
Haas e Williams le principali scuderie contrarie all’ingresso di Andretti secondo Windsor © Getty Images

Haas e Williams le principali scuderie contrarie all’ingresso di Andretti secondo Windsor

“È un club esclusivo e non saranno solo Toto Toto Wolff e Christian Horner ad opporsi ad Andretti, ma anche altri”, ha affermato Windsor tramite il proprio canale YouTube.

”È più probabile che siano Gene Haas e Williams, che hanno lottato a lungo e duramente per avere il franchising che hanno, pagando un sacco di soldi nel caso di Dorilton, e che non vogliono vedere la torta (la suddivisione del prize money n.d.r.) ridursi a causa dell’arrivo di un’altra squadra. La dimensione della fetta di torta è più importante per quei team nel midfield o che per le scuderie di vertice”.

“Il modello di business della Formula 1 prevede che se si vuole entrare, non si riducono le fette della torta, ma si acquista una squadra esistente. È quello che vogliono tutti i team esistenti. Sono sicuro che Red Bull sarebbe lieta di vendere AlphaTauri a Michael Andretti per mezzo miliardo di euro o 750 milioni e poi lasciare che Michael faccia quello che vuole”.

Il pensiero di Windsor è simile a quello di David Dicker, fondatore di Rodin Cars, nonchè uno dei progetti scartati dalla FIA nel processo di selezione. L’unica differenza tra le due prospettive è che, secondo il neozelandese, basterebbe aggiungere una quota al prize money anziché dividerla per 11, mentre il giornalista britannico consiglia l’acquisizione di una scuderia già esistente piuttosto che aggiungerne una nuova.


Leggi anche: F1 | Verstappen fa una richiesta davvero bizzarra, e riguarda Gianpiero Lambiase


“Il problema è che, ovviamente, Andretti possiede la quantità di denaro per acquisire un team – aggiunge Windsor – ma potrebbe pensare ‘Perché dovrei farlo quando posso creare il mio team e farlo a modo mio, come voglio io? Perché dovrei sprecare tre quarti di miliardo per comprarlo se la FIA mi ha approvato comunque?”.

”Questo sarà il problema, e non è insormontabile, perché alla fine, si troverà un accordo. A mio avviso, dovrà comportare una compensazione per alcuni team, se non per tutti, che coprirà in parte il denaro che le scuderie perderanno nell’avere un nuovo team. Non credo che la FIA abbia alcun ruolo in tutto questo”.

Un eventuale ingresso di Andretti andrebbe a danneggiare maggiormente i team minori, in quanto i soldi ricevuti dal prize money costituiscono gran parte del loro fatturato complessivo, a differenza dei top team che possono ovviamente vantare budget decisamente più alti.

Prima di discutere di eventuali tasse di diluzione, però, Andretti dovrà ricevere il lasciapassare definitivo da parte di Liberty Media. Secondo l’attuale patto della concordia, è consentito teoricamente allargare la griglia a 12 squadre, con quest’ultime che però sarebbero fortemente contrarie. 

Seguici anche sui social: TelegramInstagramFacebookTwitter