Secondo Richard Bradley, Charles Leclerc dovrebbe iniziare a guardarsi attorno alla ricerca di possibili alternative alla Ferrari, con Mercedes e Aston Martin che potrebbero seriamente prendere il monegasco in considerazione.
Secondo Richard Bradley, Charles Leclerc dovrebbe iniziare a guardarsi attorno alla ricerca di possibili alternative alla Ferrari, con Mercedes e Aston Martin che potrebbero seriamente prendere il monegasco in considerazione. L’alfiere del cavallino, che compirà 26 anni il prossimo 16 ottobre, si trova nel pieno della maturità agonistica, ma la drammatica situazione in Ferrari negli ultimi anni non gli ha ancora permesso di aggiudicarsi un titolo.
Bradley accosta Leclerc a Mercedes e Aston Martin come alternative alla Ferrari
”In molti prenderebbero seriamente in considerazione Leclerc”, ha dichiarato l’ex vincitore della 24h di Le Mans al podcast on track GP. “In fin dei conti non è più un rookie. È un pilota di Formula Uno con una certa esperienza e la sua credibilità nel paddock è molto, molto alta”.
“E se Hamilton si ritirasse? La Mercedes sicuramente parlerebbe con lui. E poi Aston Martin con la situazione di Stroll. Tutto d’un tratto si guarda alla line-up Alonso e Leclerc, ed è estremamente eccitante. Quindi non lo biasimo affatto”.
Nonostante il mercato piloti debba ancora entrare nel vivo, nel corso dei mesi si sono avvicendati diversi rumors, alcuni dei quali riguardanti proprio il monegasco. Ad esempio, una delle voci dell’estate ha interessato un possibile scambio tra Leclerc e Hamilton, con quest’ultimo che ancora temporeggia nell’ufficializzare il rinnovo con le frecce d’argento.
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Nonostante l’immenso talento, però, Bradley ritiene che il monegasco commetta ancora troppi errori: ”Stavo guardando le qualifiche con altre persone durante il weekend, e ha fatto un sacco di incidenti. Fa molti incidenti e commette molti errori, non è tutta colpa della Ferrari. Un sacco di cose dipendono da lui”.
“Se si guarda a quello che ha fatto Sainz, è un pilota molto, molto maturo. Molto calmo, concentrato. Ha preso tutte le decisioni giuste e ha finito sicuramente più in alto di quanto quella macchina meritasse di finire”.
Nonostante una SF23 decisamente zoppicante a Zandvoort, il madrileno è riuscito a minimizzare i danni, tagliando il traguardo in quinta posizione. È andata peggio invece al compagno di squadra, costretto al ritiro a causa dell’eccessiva perdita di carico in seguito al contatto con Oscar Piastri.
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