A due settimane dal via del nuovo campionato di Formula 1, la Ferrari cerca conferme mentre la Mercedes sembra nascondersi. Saranno questi due team a lottare per il titolo? Sintesi Test F1 2018
Come dichiarato da Mario Isola (Direttore Pirelli Motorsport), con l’obiettivo di rendere più spettacolari le gare, tutte le mescole di gomme sono state modificate. Oltre all’introduzione della nuova mescola Hypersoft, ogni mescola è di fatto più morbida rispetto alla passata stagione: la nuova gomma Medium corrisponde infatti alla Soft dello scorso anno e così via.
Con queste 8 giornate di test le squadre sono state in grado di completare più di 100 giri al giorno, in modo da preparare al meglio la stagione che sta per iniziare e a raccogliere informazioni sulla gamma di pneumatici.
Prima sessione
La prima sessione dei test è stata contraddistinta da condizioni meteo particolari e complicate: pista fredda e scivolosa (neve al terzo giorno) e condizioni complicate per qualsiasi monoposto (va ricordato come le vetture di F1 siano “abituate” a temperature ben più alte).

Nonostante le particolari condizioni, la Ferrari, così come gli altri team, ha cercato di rispettare e seguire (con successo) il programma di prova prestabilito. Il team a percorrere il maggiorn numero di giri (324) è stato la Toro Rosso che ha provato tre diverse specifiche della Power Unit Honda senza riscontrare alcun grosso problema.

La Ferrari ha lavorato utilizzando le due principali mescole da gara, ovvero Soft e Medium, svolgendo long run sia con Kimi Raikkonen che con Sebastian Vettel. Proprio il tedesco, nella seconda giornata ha realizzato 98 giri; meglio ha fatto nella quarta giornata: 120 giri, principalmente su gomma Soft.
Seconda sessione
La seconda sessione si è invece rivelata decisamente più produttiva, complici le migliori condizioni della pista.

La Ferrari ha continuato il suo lavoro nei Long Run e nella quinta giornata di test Vettel ha realizzato ben 171 giri su gomma medium, con buoni tempi sul giro (da 1.22 alto a 1.24 – 24 giri realizzati in media), dimostrando velocità con il miglior crono di giornata su gomme medium e buona affidabilità. Notevole in casa rossa la penultima giornata di test, con Vettel alla guida, la monoposto ha infatti realizzato ben 188 giri. Il tedesco ha eseguito differenti long run su gomme UltraSoft, Soft e Medium. Da sottolineare anche il miglior crono di giornata e record non ufficiale della pista, ottenuto proprio da Sebastian su gomme HyperSoft. [Dichiarazioni di Sebastian Vettel dopo aver ottenuto il giro record]
La Mercedes che come detto in precedenza probabilmente è ancora il punto di riferimento, veloce sul passo gara e affidabile (ben 734 giri percorsi).
La Red Bull RB14 sembra un monoposto nata bene, incoraggianti le simulazioni sul passo gara svolte nella settima e ottava giornata di test.
La lotta per diventare 4° forza del mondiale sarà accesissima.
La Haas motorizzata Ferrari ha compiuto notevoli passi avanti rispetto al 2017, stesso discorso per Renault ma con il punto di domanda sul tema affidabilità.
Force India a prescindere dalla classe dei suoi piloti e degli scarsi mezzi economici messi a disposizione dal patron Vijay Mallja, da comunque l’idea di una monoposto che potrà approfittare di eventuali passi falsi dei 3 top team. Come dichiarato dallo stesso team, la VJM11 che vedremo a Melbourne sarà totalmente diversa da quella vista nei test di Barcellona.
Per quanto riguarda la Williams, sembra che il lavoro dell’ex ingegnere della Mercedes Paddy Lowe non dia i risultati sperati. La coppia giovanissima seppur inesperta non sembra possa dare delle garanzie, sembra che manchi un pilota di esperienza che possa indicare la linea di sviluppo della monoposto. Questo lavoro seppur in minima parte sarà affidato al collaudatore di lusso, Robert Kubica.
Toro Rosso sembra rivitalizzata dalla partnership con Honda. Voci di paddock sostengono che la Red Bull stia studiando con attenzione i dati raccolti dal loro team satellite e che in un futuro non molto lontano potrebbe interrompere la collaborazione con Renault e passare a motori Honda. In passato la scuderia di Milton Keynes ha spesse volte messo in discussione il contratto con Renault, soprattutto tra il 2015 e il 2016, quindi questa indiscrezione potrebbe rivelarsi esatta.
Capitolo McLaren. Il team di Woking ha molto da lavorare perchè è stata sicuramente la scuderia che ha percorso meno giri durante queste due sessioni di test appena trascorse. I problemi sembrano essere circoscritti in vari ambiti della PU: batterie, turbo, solo per citarne alcuni. La problematica potrebbe però avere un unico comune denominatore: il cattivo smaltimento del calore da parte del retrotreno. Alonso però resta fiducioso e non pare essere preoccupato della questione.
Giudizio in sospeso per la neonata Sauber-Alfa Romeo , alcuni errori da rookie di Leclerc che in varie circostanze ha compiuto dei fuoripista e altrettanto per quanto riguarda il suo compagno Ericsson, hanno mascherato i progressi certi della monoposto 2018 rispetto alla macchina 2017.
Dati riassuntivi
Motori Mercedes che si rivelano ancora una volta affidabili e pronti alla sfida di sole 3 unità per la stagione 2018.
Le Power Unit montate anche su Haas e Alfa Romeo – Sauber hanno totalizzato ben 11.219 Km, di poco distanti dalle distanze compiute dai motorizzati Mercedes.
Qualche problema alle batterie per le Power Unit Renault, ma la casa francese ha parlato di un’errata calibrazione che verrà risolta prima del GP d’Australia.

Concludiamo questa breve sintesi con il numero di giri percorsi dai piloti nelle otto giornate di test. Vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con le analisi approfondite di ogni team.
Leonardo Trillini e Pietro Simone