Le controversie relative alla collocazione e alla forma degli specchietti retrovisori non sembrano affatto esaurite in questa stagione 2018: la FIA ha infatti convocato una riunione straordinaria sul tema, che raccoglierà tutti i Team Principal del circus e si svolgerà fra due settimane, in occasione del Gran Premio di Ungheria. Specchietti F1
Ricordiamo le premesse della vicenda e la sua evoluzione: innanzitutto, l’introduzione della halo a inizio stagione ha comportato una significativa modifica, per ovvi problemi di visibilità, nella collocazione degli specchietti, ora posizionati sulla halo stessa. Nel design dei nuovi ancoraggi, la Ferrari in Spagna è stata la prima a introdurre dei winglet sulla struttura; senza un’evidente funzione di supporto, ma con una certa rilevanza aerodinamica allo scopo di migliorare il proprio (e disturbare l’altrui) flusso d’aria in coda alla vettura. La FIA ha prontamente dichiarato quest’aggiunta non a norma, proprio in virtù del vantaggio aerodinamico che comportava.
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In seguito, anche la Mercedes ha modificato i propri ancoraggi, questa volta senza incontrare sanzione, non avendo la FIA ravvisato significativi miglioramenti aerodinamici.
La questione si è riaperta a seguito del caso Vettel-Sainz al Red;Bull;Ring, dove il pilota tedesco è stato sanzionato per aver ostacolato il giro di qualifica dello spagnolo perché non lo aveva visto arrivare e perché il muretto non lo aveva informato. In quell’occasione è;infatti riemerso quanto già precedentemente lamentato da alcuni team:;la nuova conformazione delle pance delle vetture (nello specifico, delle prese d’aria);e;dell’ala posteriore spesso impedisce ai piloti una completa visione.
Per motivi di sicurezza (e anche per tentare di arginare la fantasia dei reparti design, che continuano a sfornare modifiche agli specchietti per migliorare l’aerodinamica);la;FIA aveva previsto l’inserimento di nuove regole già a partire dal Gran Premio di Singapore. Nello specifico, invece che dare direttive solo sulla collocazione degli specchietti, la;FIA intendeva introdurre misure più precise: 640 mm sopra il piano di riferimento e 450;mm dal baricentro, con un margine di tolleranza di 5 mm. Tuttavia, queste regole non potranno sicuramente essere applicate a Singapore, in quanto manca il;tempo materiale per passare dalla necessaria approvazione del WMSC (World;Motor;Sport;Council).
Insomma, si spera di giungere a un primo accordo con le squadre, seppur anche solo informale, al;fine di uniformare quanto più possibile il layout e la forma degli specchietti e di garantire condizioni di maggior sicurezza ai piloti. Ancora una volta, sembra che;sia l’eccesso di regolamentazione che la sua mancanza nel campo del design delle vetture portino non pochi grattacapi alla Federazione Internazionale.
F1 | GP Germania, Sainz: “Pronto a recuperare dopo Silverstone”
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