L’ex TP Haas non si è risparmiato nei confronti di Lance Stroll e del suo modo di stare in F1.
Se il padre non fosse il proprietario dell’Aston Martin, Lance Stroll non sarebbe in F1. È questa l’opinione di Günther Steiner, ex team principal di Haas, che ha commentato senza mezzi termini la disastrosa performance del pilota canadese nel GP del Brasile.
L’incubo del Brasile
La domenica ad Interlagos è stata una di quelle da mandare in fretta nel dimenticatoio per Stroll. Tutto è iniziato con un incidente nelle qualifiche di domenica mattina, su una pista resa insidiosa dalla pioggia, che ha causato seri danni alla sua AMR24.
I meccanici Aston Martin sono riusciti a riparare la vettura in tempo per consentire al canadese di schierarsi nella sua decima posizione. Tuttavia, Stroll non è nemmeno arrivato a vedere il semaforo verde. Durante il giro di formazione, infatti, ha perso il controllo della sua monoposto finendo contro una barriera e, nel tentativo di rientrare in pista, è finito per insabbiarsi nella ghiaia bagnata.
Per Steiner, la pressione è stata determinante: “La pressione gli ha dato alla testa. Sapeva di aver fatto qualcosa di stupido nel giro di formazione e poi ha perso il controllo di tutto il resto. È come una scoreggia cerebrale”, ha detto nel podcast Red Flag.
Stroll non vuole essere un pilota di F1
Steiner non si è limitato a commentare l’episodio del Brasile, ma ha lanciato un’accusa più generale: Lance Stroll non sarebbe interessato a fare il pilota di F1.
“Non sembra mai felice, qualsiasi cosa accada”, ha dichiarato l’ex TP Haas. “Se non fosse per suo padre, non credo che sarebbe in F1. Non perché non potrebbe trovare un posto, ma perché non vuole essere lì”.
Il manager altoatesino è convinto che Stroll sia un pilota che passa inosservato, indipendentemente dai suoi risultati. “Non lo si critica troppo, non lo si elogia. È semplicemente inesistente. Non ha bisogno di guidare una macchina da corsa, [finanziariamente] è a posto. Forse è questo il problema. Se la macchina non è competitiva, sembra semplicemente aspettare la stagione successiva”.
Bravo ma invisibile
Nonostante le critiche, Steiner non ritiene che Stroll sia scarso, ma sottolinea la sua scarsa visibilità nel panorama della F1.
“Non lo so. Non lo conosco, non ho mai parlato con lui, quindi non ne ho idea. È uno di quei ragazzi di cui si parla raramente quando è nei punti. Se ne parla meno quando non è nei punti. È solo lì”:
“Se non l’avessi tirato in ballo, non avrei nemmeno saputo che ha corso lo scorso fine settimana. Devo andare a controllare le statistiche perché non è visibile. Non è mai stato giovane, non sarà mai vecchio. Sarà semplicemente lì. È al di sopra delle regole”.
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