Il team principal della Ferrari Frederic Vasseur ha commentato l’ennesima complicata gara del cavallino nel GP d’Ungheria, con Leclerc e Sainz che hanno tagliato il traguardo in settima ed ottava posizione.
Il team principal della Ferrari Frederic Vasseur ha commentato l’ennesima complicata gara del cavallino nel GP d’Ungheria, con Leclerc e Sainz che hanno tagliato il traguardo rispettivamente in settima ed ottava posizione. La gara del monegasco è stata influenzata dai 9 secondi persi nella prima sosta a causa di un problema alla pistola, e da una penalità di 5 secondi per eccesso di velocità all’ingresso della pit lane nel secondo pit.
Disastro Ferrari nel GP d’Ungheria: l’analisi di Frederic Vasseur
”Non è ciò che ci aspettavamo venendo a Budapest, ma credo che il risultato sia stato ampiamente compromesso ieri dopo le qualifiche”, ha dichiarato il francese ai media, tra cui F1ingenerale, al termine della gara ungherese.
”Partendo dalla undicesima posizione, abbiamo dovuto correre qualche rischio con Sainz, che è partito con le soft. È stata una buona scelta, ma sapevamo anche di dover montare due set di dure ed è stato piuttosto difficile”.
”Da parte di Charles, la gara è stata probabilmente migliore perché il ritmo c’era, ma è stata parecchio compromessa dalla penalità e dal problema al pit stop. Senza gli errori, sarebbe stato probabilmente in quinta posizione, ma non so”.
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Un Vasseur che dunque ammette la sofferenza patita dalla SF23 a Budapest in gara, seppur abbia sottolineato il problema avuto da Leclerc al pit stop e la penalità per speeding all’ingresso in pitlane per la seconda sosta.
”L’undercut su Sainz? Era il modo migliore per proteggere il risultato di squadra”, aggiunge Vasseur. ”Penso che Charles avesse il potenziale per finire 20 secondi davanti a Carlos. Nessuno può prevedere che si avrà una penalità, e che si avrà un problema al pit stop. È facile parlare col senno di poi dopo la bandiera a scacchi, ma in quel momento era la chiamata giusta”.
”Il gap con Red Bull? È così da inizio stagione. In qualifica siamo vicini e poi in gara il gap aumenta. È così per tutti, vale lo stesso per Mercedes, Aston Martin, McLaren. Sembra che tutti stiano migliorando, ma la realtà dei regolamenti sul budget cap è che miglioriamo molto meno che in passato. Quindi, quando c’è un grande divario, è difficile recuperare”.
Portare aggiornamenti non basta, bisogna capirli
”Nelle ultime cinque gare, ci sono state una volta Mercedes, McLaren, Ferrari davanti in qualifica, ma siamo sempre dietro alla Red Bull e in termini di ritmo gara c’è ancora un divario enorme. Stiamo spingendo al massimo per fare un lavoro migliore, ma la comprensione degli aggiornamenti è fondamentale e non si tratta solo di portare pacchetti”.
Secondo Vasseur, quindi, il solo introdurre aggiornamenti sulla SF23 non è sufficiente, e che la comprensione di tali sviluppi sia l’aspetto che crea la reale differenza nel risultato finale. È il caso ad esempio di Alfa Romeo, con entrambe le macchine in top 10 ieri in qualifica, nonostante nessun aggiornamento rilevante introdotto rispetto a Silverstone.
”Abbiamo bisogno di tempo per capire cosa abbiamo fatto di buono e di sbagliato. Il format era diverso in qualifica e non è così facile da analizzare. Da parte nostra, abbiamo commesso troppi errori. Il potenziale era un migliore di quello che abbiamo mostrato ieri e con Charles abbiamo perso almeno 20 secondi”.
Cosa c’è di positivo nel weekend Ungherese Ferrari?
”La sensazione è che in qualifica siamo molto vicino a Max. Il problema ancora una volta è il ritmo gara. Il compito del team principal è quello di fare una lista di errori con i membri della squadra e di correggerli. Ieri avevamo quattro motori Ferrari in qualifica nella top 10”.
”Abbiamo avuto alcuni problemi di affidabilità negli ultimi fine settimana, ma spero che ora siano alle spalle. Le prestazioni del motore sono buone”, conclude il team principal.
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