Toto Wolff e Frederic Vasseur hanno commentato il duro comunicato reso noto dalla GPDA qualche giorno fa contro le recenti decisioni prese dalla FIA.
Quanto accaduto poche settimane fa, in particolar modo a seguito della sanzione ricevuta da Max Verstappen per aver utilizzato una parolaccia nella conferenza stampa a Singapore, ha rappresentato un punto di rottura definitivo tra i piloti e la FIA.
Nonostante tutte le attenuanti del caso, la federazione ha infatti deciso di comminare dei lavori socialmente utili al fuoriclasse olandese, che, ovviamente, non ha ben digerito la cosa.
Lo scorso 7 novembre, la GPDA (Grand Prix Drivers Association) ha rilasciato un duro comunicato nei confronti della FIA, invitando anche il presidente Ben Sulayem a rivedere il proprio linguaggio in pubblico.
Interpellati sull’argomento durante il weekend di Las Vegas, anche Toto Wolff e Frederic Vasseur, anch’essi ”vititme” di un episodio simile lo scorso anno, si sono espressi: ”Devo fare attenzione a ciò che dico qui perché l’anno scorso io e Fred siamo stati convocati dai Commissari Sportivi’‘, ha esordito in tono ironico l’austriaco.
”Possiamo tirare fuori il jolly e non rispondere? Siamo in una posizione privilegiata per questo sport e attiriamo i fan nella fascia demografica migliore, se così si può dire, i più giovani”.
”Corriamo davanti a tribune piene e c’è molto interesse da parte degli sponsor. Quello che dobbiamo fare è tirare tutti la stessa corda e gestire con attenzione il nostro prodotto”.
”Credo che tutte le parti interessate che occupano posizioni decisionali debbano ricordarsi che siamo responsabili di questo sport e che abbiamo bisogno di stabilità. Ecco come la vedo io”.
”(La situazione) è abbastanza critica e credo sia importante che anche noi, che abbiamo una voce che uscirà fuori, lo gestiamo con la stessa attenzione che tutti noi dobbiamo avere”.
”Negli ultimi anni c’è stata una lotta sui media. Una parola è stata detta, un’altra è arrivata come risposta. E non credo che dovremmo lanciarci l’uno contro l’altro in questo modo. Ma essere in una stanza e dire: questo è ciò che pensiamo sia meglio per lo sport? Che cos’è al di là di una personalità o di una squadra? Credo che questo sia il punto di partenza per i piloti”.
Vasseur si defila
A differenza del collega, il numero uno Ferrari ha preferito non sbottonarsi troppo sulla questione, sottolineando però le incongruenze dell’ultimo periodo: ”È un argomento un po’ strano per me, perché ora che siamo alla fine del campionato, sono probabilmente le tre gare più difficili da gestire. Las Vegas, se ricordate l’anno scorso, il Qatar e Abu Dhabi, l’ultima del campionato”.
”Il momento è strano per questo, per me. Ma non sono dietro le quinte della discussione con la FIA e quindi non voglio prendere posizione su questo, ma il momento è strano”.
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