Il team principal della Mercedes Toto Wolff ha ammesso che l’esperienza di Adrian Newey in Formula 1 sull’effetto suolo ha rappresentato un grande vantaggio per la Red Bull nel 2022.
La Mercedes è stata senza ombra di dubbio la grande delusione della stagione 2022. La scuderia di Brackley, reduce da 15 titoli mondiali vinti sui 16 in palio nell’era turbo-ibrida, si è ritrovata completamente spiazzata dalla rivoluzione regolamentare che ha riportato l’effetto suolo in Formula 1. I tedeschi sono apparsi talmente in difficoltà che Toto Wolff, al termine del Gran Premio dell’Azerbaijan, ha definito la W13 “una scatola di m*rda” ed “una carriola”. Wolff ha ammesso che poter disporre di un tecnico come Adrian Newey che ha già lavorato in Formula 1 sull’effetto suolo abbia rappresentato un grande vantaggio per Red Bull.
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La W13, che secondo le simulazioni avrebbe dovuto rifilare un secondo al giro alla concorrenza, si è rivelata estremamente soggetta al porpoising. Soprattutto, però, la Mercedes non è mai stata in grado (almeno fino a metà stagione) di contrastare Red Bull e Ferrari, ovvero le migliori scuderie ad aver interpretato al meglio il nuovo regolamento. Nel corso della stagione, la Mercedes è riuscita a correggere la situazione anche sfruttando la direttiva tecnica entrata in vigore in Belgio. Direttiva che ha sicuramente aiutato la scuderia tedesca a riacquistare competitività.
Nella parte finale del campionato, le prestazioni delle W13 sono migliorate fino alla conquista di una doppietta in Brasile con Russell davanti a Hamilton. Doppietta che è arrivata dopo aver sfoderato ottime prestazioni anche negli Stati Uniti e in Messico.
Wolff ammette che Newey ha rappresentato un grande vantaggio per Red Bull
“È stato indubbiamente un fattore per la Red Bull avere un tecnico che aveva già lavorato in F1 all’epoca dell’effetto suolo, commenta Wolff. Senza dubbio come squadra abbiamo sottovalutato alcuni aspetti. Ma continuo a pensare che il nostro reparto di ingegneria aerodinamica sia straordinario. Forse, l’aver attraversato una stagione così difficile potrebbe avvantaggiare ancora di più la squadra a lungo termine.”
Un Wolff dunque che non si nasconde ed ammette serenamente che alla Mercedes mancava un tecnico esperto come Adrian Newey, che sapeva perfettamente che il porpoising avrebbe rappresentato un cliente molto scomodo nel ritorno alle vetture ad effetto suolo.
L’austriaco ha poi analizzato l’ormai mancanza di fiducia tra i dati delle simulazioni e la reale corrispondenza in pista. Secondo quanto emerso dai dati forniti dal simulatore, la Mercedes W14 sembrerebbe aver risolto i problemi che affliggevano la W13. Wolff, però, ci va molto cauto con l’ottimismo.
”Solo in Bahrain, alla fine di febbraio, scopriremo nei test se abbiamo effettivamente risolto i nostri problemi. Le simulazioni sembrano buone, ma lo erano già l’anno scorso e poi la macchina non si è rivelata competitiva”.
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