In occasione del weekend in Austria, il team principal della Mercedes Toto Wolff ha fornito un aggiornamento sulla situazione contrattuale di Lewis Hamilton, affermando che il rinnovo sarà di diversi anni.
Intervistato durante il weekend in Austria, il team principal della Mercedes Toto Wolff ha fornito un aggiornamento sulla situazione contrattuale di Lewis Hamilton, affermando che il rinnovo sarà di diversi anni. Rumors delle scorse settimane parlavano di un’ufficialità che potrebbe arrivare in occasione del GP di Silverstone previsto per questa settimana, anche se l’austriaco ha ammesso che non si tratta di una questione di soldi.
Wolff fornisce un aggiornamento sul rinnovo di Hamilton
“Sono ancora molto fiducioso che si farà”, ha dichiarato Wolff. “Vogliamo farlo in modo eccellente e in ogni dettaglio. Non si tratta di una questione di soldi. Si tratta del futuro, di ciò che vogliamo fare bene e poi ottimizzare”.
“Non parliamo più di soldi o di durata, ma di altri argomenti. Gli inglesi dicono che un paio significa due, e gli americani dicono che un paio significa alcuni. Quindi è più o meno in mezzo, diversi anni”.
Queste le parole del manager austriaco sulla situazione contrattuale del sette volte campione del mondo. Sappiamo con certezza che entrambe le parti vogliano proseguire insieme, con alcuni dettagli però ancora da limare.
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Secondo Wolff, infatti, il ”ritardo” sull’ufficialità non dipenderebbe da motivi economici, ma prettamente dal futuro di Hamilton, il quale resterà probabilmente legato alle frecce d’argento anche dopo aver appeso il casco al chiodo.
Come riportato qualche settimana fa, il pilota britannico avrebbe chiesto di occupare il ruolo di ambasciatore in Mercedes per 10 anni a circa 20 milioni di dollari all’anno. Un totale di 200 milioni dunque la richiesta di Lewis, che avrebbe fatto vacillare la scuderia di Brackley.
Ciononostante, le parti sono in costanti trattative e discussioni, e la forbice dovrebbe restringersi sempre di più nei prossimi giorni. Wolff resta fiducioso che l’affare andrà in porto. La domanda però è: a quali cifre, e per quanti anni?
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