Gabriele Minì ha terminato al terzo posto la gara di qualificazione del GP di Macao di F3. Il pilota italiano non è del tutto soddisfatto, ma scatterà comunque da una promettente seconda fila.
Sperava sicuramente di fare meglio Gabriele Minì nella gara di qualificazione del GP di Macao di F3. Dopo aver dominato le qualifiche del giovedì, il pilota italiano è stato beffato al venerdì dalle bandiere rosse e da Luke Browning (Hitech), che lo ha battuto per 6 millesimi e si è preso la pole.
Scattato dalla prima fila, Minì ha subito attaccato Browning al via. I due sono arrivati appaiati alla staccata della Lisboa, ma l’inglese ha concesso solo l’esterno all’alfiere della Prema, che ha così dovuto desistere. Minì ci ha poi riprovato alla ripartenza dal regime di Safety Car, entrata in pista dopo l’incidente tra Dan Ticktum e Ugo Ugochukwu. Browning si è però nuovamente portato all’interno alla Lisboa, difendendo la sua leadership, mentre Minì, dall’esterno, si è visto superato anche da Alex Dunne.
Da sottolineare la strepitosa prestazione dell’irlandese, secondo quest’anno nel campionato GB3 e che proprio a Macao sta disputando il suo primo weekend di gara in Formula 3. In qualifica, ha stampato il sesto tempo, ma si è immediatamente portato in P3 al via con una partenza fulminante. Grazie al sorpasso su Minì, ha poi concluso la gara di qualificazione nella piazza d’onore. Sarà dunque prima fila tutta Hitech nella main race.
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Tornando a Minì, il palermitano è rimasto tranquillo in P3 dopo aver subito il sorpasso di Dunne, non dando mai l’impressione di poter attaccare i primi due. Occorrerà quindi lavorare con il team ed apportare i giusti correttivi alla monoposto per ritrovare il ritmo mostrato giovedì e lottare per portare a casa il prestigioso GP di Macao.
“Abbiamo avuto un ritmo davvero buono fin dalle prove libere e dalle qualifiche. Oggi probabilmente non eravamo i più veloci. Ho provato due volte a sorpassare in curva 1 e forse ho aperto un po’ la porta per Luke (Browning, ndr) e Alex (Dunne, ndr), ma non vorrai essere il tipo all’esterno in curva 3 con tre vetture affiancate perché non finirà mai bene”.
“Non avevo il passo per superarli oggi, ma stasera lavoreremo duro per essere veloci domani. Osserveremo i dati e proveremo a farli funzionare domani!”, ha dichiarato Gabriele al termine della gara di qualificazione.
La gara di Dino Beganovic è stata invece senza particolari spunti. Il pilota Junior della Ferrari è partito dalla terza piazzola della griglia, ma ha perso la posizione al via a causa della super partenza di Dunne. Lo svedese ha poi conservato la quarta piazza fino alla fine e dalle sue parole traspare un po’ di delusione per la propria prestazione: “Onestamente sono un po’ deluso per come è andata la gara, ma non possiamo essere troppo duri con noi stessi”.
“Abbiamo comunque una buona posizione di partenza per la gara di domani, che è quella più importante. Non volevo correre troppi rischi, ma forse sono stato un po’ troppo prudente. Dobbiamo fare un passo avanti domani come squadra. Sono sicuro che daremo un’occhiata ai dati e lavoreremo duro stasera per essere più veloci dei nostri concorrenti domani”, ha concluso il pilota della FDA.
Può invece tirare un sospiro di sollievo Paul Aron, perché la gara di qualifica lo ha rimesso in gioco per le posizioni che contano dopo delle qualifiche negative. L’estone si è reso autore di una partenza sensazionale dalla quattordicesima piazzola: alla conclusione del primo giro era infatti già settimo.
Alla staccata della Lisboa, ha poi completato il sorpasso su Isack Hadjar (Hitech), portandosi addirittura in P6. Nelle fasi finali non è però riuscito a resistere al rimontante Mari Boja (Campos) e ha così concluso in P7: “Sono abbastanza felice, penso che la gara sia andata bene“, ha affermato il pilota junior Mercedes.
“Il nostro obiettivo era metterci in buona posizione per domenica. Penso che la P7 sia un posto da cui puoi anche vincere la gara e sono felice di aver recuperato queste posizioni oggi. In generale è stata una gara opportunistica e ho sfruttato tutte le opportunità. Abbiamo faticato un po’ con il ritmo, ma è sicuramente qualcosa che possiamo analizzare e su cui lavorare per domani. Partendo dalla settima posizione, con un buon ritmo, avremo sicuramente una possibilità”.
La Prema può dunque guardare con fiducia alla main race di domenica. Con le proprie tre vetture nelle prime sette posizioni, il team veneto punterà a far salire uno dei suoi piloti sul gradino più alto del podio e a portare a casa l’edizione 2023 della F3 World Cup.
[Credits immagine di copertina: PREMA on X]
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