Dopo il disastro sportivo di Singapore, è arrivata un’altra prestazione opaca per Aston Martin a Suzuka, con Fernando Alonso che ha minimizzato i danni portando a casa un ottavo posto comunque insoddisfacente.
Dopo il disastro sportivo di Singapore, è arrivata un’altra prestazione opaca per Aston Martin a Suzuka, con Fernando Alonso che ha minimizzato i danni portando a casa un ottavo posto comunque insoddisfacente. Risultati del genere infatti non bastano e non fanno onore alla stagione disputata dal due volte campione del mondo, il quale è stato in grado a tratti di impensierire Verstappen per le vittorie per poi ritrovarsi adesso nel ruolo di quinta forza in pista.
Alonso ottavo a Suzuka porta a casa il massimo per un’Aston Martin in forte declino
“È stata una buona gara”, ha commentato un Alonso che prova tutto sommato a vedere il bicchiere mezzo pieno al termine del GP del Giappone. “Penso che la partenza sia stata ottima. Siamo saliti fino alla sesta posizione e poi abbiamo avuto un buon ritmo in gara”.
“Credo che non abbiamo ottimizzato la strategia, forse ci siamo fermati troppo presto all’inizio. Forse questo ha compromesso un po’ il risultato finale. Ma eravamo veloci e il ritmo era un po’ migliore del previsto, quindi mi sono divertito in macchina”.
Parole che vanno un po’ in contrapposizione con quanto affermato via radio, quando lo spagnolo si è scatenato come suo solito, accusando il team di averlo fermato troppo presto ”gettandolo in pasto ai leoni”.
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“Credo che oggi avessimo qualcosa in più di quello che il risultato mostra”, ha aggiunto l’asturiano prosguendo con l’analisi della sua gara. “La sesta e sicuramente la settima posizione erano possibili dopo la partenza”.
“Ma ovviamente le McLaren sono un po’ troppo avanti al momento, dobbiamo vedere. Tutti stanno lavorando alacremente in fabbrica per portare alcune nuove parti prima della fine della stagione. Vediamo cosa possiamo fare”.
Con il doppio podio di McLaren, la scuderia di Silverstone ha perso punti preziosissimi in quella che sembrerebbe ormai essere diventata la dimensione di Aston Martin, ovvero la lotta per il quarto posto nei costruttori. Tuttavia, la MCL60 ha decisamente cambiato passo rispetto alla AMR23, e sarà molto difficile per la compagine guidata da Lawrence Stroll mantenere la quarta piazza in classifica.
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