Il Campionato di Formula E, che da questa stagione potrà fregiarsi del titolo di Campionato Mondiale, è il primo campionato automobilistico per monoposto elettriche. Vediamo perché seguire la prima classe automobilistica 100% elettrica

Giunta alla settima edizione, la Formula E è da sempre oggetto di dibattito tra gli appassionati di automobilismo. Le vetture sono troppo silenziose, troppo lente, i circuiti cittadini non danno spettacolo. Oppure non si sente l’odore di benzina e quindi non è un vero campionato automobilistico. Niente di più sbagliato.
Lo spettacolo con la Formula E è assicurato: sarà per la qualifica a gruppi e poi la superpole, che rimescolano di gara in gara la classifica, oppure per i circuiti cittadini, i sorpassi sono all’ordine del giorno, e ogni gara è imprevedibile. Nell’ultima stagione abbiamo dovuto aspettare il penultimo E-Prix per avere il nome del campione!
Le monoposto, così silenziose, emettono un sound inconfondibile: il fischio del motore elettrico è talmente acuto da essere udibile anche a circa 1 km di distanza (e chi ha assistito a una gara dal vivo lo può confermare).
I circuiti cittadini rendono il campionato alla portata di tutti: chiunque può assistere, situazione permettendo, a un E-Prix semplicemente uscendo di casa e raggiungendo il circuito. I costi dei biglietti tra l’altro sono molto contenuti, e la Formula E mette a disposizione attività praticamente per ogni fascia di età (dai bambini ai più grandi) nell’ E-Village.
Ogni E-Prix si svolge in una sola giornata, quella del sabato, riducendo i costi e rendendo l’attività dei team più frenetica e spettacolare. Ogni ingegnere, meccanico, pilota e team principal dovrà darsi da fare per portare a casa un buon risultato.
Quest’anno, come tappa inaugurale, avremo il doppio appuntamento di Diriyah, che sarà il primo E-Prix notturno. Il circuito sarà illuminato da luci artificiali che saranno alimentate da fonti di energie rinnovabili.
Sarà dunque una stagione tutta da seguire. Vedremo se Antonio Felix Da Costa, pilota DS Techeetah, riuscirà a conservare il titolo, diventando di fatto il primo campione del mondo di Formula E.