Pacco batterie più grande e aerodinamica più efficiente: ecco cosa si nasconde dietro la nuova generazione di monoposto elettriche. Nuova Formula E

Nella giornata di ieri è stata presentata online la Formula E di seconda generazione, definita dal promoter Alejandro Agag una “Batmobile”. Della nuova vettura infatti sono saltate subito all’occhio le forme particolarmente aggressive e futuristiche. Il nuovo disegno del telaio tuttavia non nasce unicamente da ragioni estetiche, ma è frutto di importanti esigenze tecniche per il campionato 2018-2019.
La nuova stagione segnerà un grosso cambiamento nel regolamento, in quanto verrà abolito il cambio vettura a metà gara. Le nuove batterie, che dall’anno prossimo saranno fornite dalla Mclaren Applied Technologies al posto della Wiliams advanced Engineering, garantiranno una capacità doppia, passando dagli attuali 28 kWh a 54 kWh. Anche la potenza sprigionabile verrà incrementata: 250 kW in qualifica e 220 kW in gara, circa il 20% in più rispetto al passato.
Per permettere il completamento della gara con una sola vettura, oltre che aumentare la capacità del pacco batterie era necessario quindi migliorare sensibilmente l’efficienza della vettura. Da qui nasce la riduzione del carico aerodinamico delle appendici alari della nuova monoposto. L’alettone anteriore è tornato al singolo profilo, abbandonando il biplano della stagione in corso, mentre quello posteriore è quasi scomparso, sostituito da due semplici profili in corrispondenza delle ruote. L’opera di riduzione della resistenza aerodinamica prosegue con la carenatura delle ruote, che consentirà di ridurre i flussi turbolenti, con il duplice effetto di abbassare il drag e migliorare il funzionamento delle appendici aerodinamiche.
Nel retrotreno spicca il nuovo diffusore, decisamente maggiorato nelle dimensioni per recuperare il carico perso nella parte superiore della monoposto. Anche il fondo vettura appare più largo e allungato, permettendo di incanalare più aria verso il diffusore stesso.

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Stupisce come in questa Formula E mirata all’efficienza le prese d’aria siano rimasti le stesse, se non addirittura più piccole. Con una potenza media più alta da mantenere per il doppio del tempo rispetto al passato, diventa cruciale riuscire a tenere le temperature nell’ottimale range di utilizzo e un grande apporto di aria è fondamentale per il funzionamento del circuito di raffreddamento. Le dimensioni ridotte dei radiatori diventano quindi un ulteriore indizio della grande efficienza raggiunte dalle batterie stesse.

Continua infine la politica di sicurezza della FIA con l’introduzione dell’Halo anche in Formula E. Questo tuttavia non appare come un corpo esterno alla vettura, anzi si raccorda molto bene alle forme aggressive della “Batmobile”.
Bisognerà attendere dieci mesi per vedere le nuove monoposto in pista. L’attesa è iniziata…