In occasione della gara 2 di Formula E a Berlino, F1inGenerale ha avuto la possibilità di accedere in griglia di partenza. Andiamo a vedere in dettaglio cosa accade nei minuti precedenti allo spegnimento dei semafori.

La griglia di partenza è sicuramente una delle esperienze più suggestive di una gara sia per l’ansia che precede l’inizio della gara sia per gli ultimi “ritocchi” che i team fanno sulle vetture. A Berlino per la Formula E abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano l’importanza dei dettagli a pochi minuti dallo spegnimento dei semafori.
Un chiarimento va fatto; l’accesso in griglia di partenza non è per tutti. A parte gli addetti ai lavori (meccanici, ingegneri, media, autorità e vip), per gli altri è prevista un’autorizzazione da parte della FIA che rilascia un adesivo da attaccare al pass, dopo che la stessa richiesta è stata accuratamente verificata.
Piloti
Iniziamo dai protagonisti principali, ossia i piloti, coloro che portano al limite le GEN2. In griglia di partenza si possono osservare vari comportamenti da parte dei piloti. Alcuni si isolano per cercare di trovare la concentrazione e ripassare brevemente le parti salienti dei circuito.

Altri, come il nostro Antonio Giovinazzi, parlano con l’ingegnere di pista per limare gli ultimi dettagli relativi alla strategia. Nel caso della Formula E, e in particolare a Berlino nella giornata di domenica, i punti chiave sono stati il caldo e la conseguente gestione delle gomme e dell’energia.

Altri ancora, come Edoardo Mortara, si rilassano scambiando qualche chiacchiera con i colleghi o concedendo a qualche tifoso una foto o un autografo.

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Meccanici
I meccanici prima della gara si assicurano che la vettura sia nelle migliori condizioni. A Berlino in particolare l’eccessivo caldo ha costretto i team ad adottare degli accorgimenti prima dell’inizio gara. Una delle soluzioni adottate è l’utilizzo di un parasole che protegge la vettura e le parti sensibili dall’eccessivo calore.
Oltre a questo, si utilizza del ghiaccio secco per tenere al fresco i radiatori e il powertrain per evitare surriscaldamenti prima dello sfruttamento della potenza elettrica.
Un’altra operazione fondamentale è il montaggio degli pneumatici. I piloti usano durante i weekend di gara due set di gomme dallo shakedown fino alla fine della gara. Quindi i piloti possono valutare quali siano nelle migliori condizioni.
Meccanico Porsche intento a fissare lo pneumatico posteriore destro
Una volta montati gli pneumatici, i meccanici si assicurano del corretto serraggio, utilizzando chiavi dinamometriche. Pur non essendoci il pit stop in Formula E, i meccanici si esercitano per velocizzare la procedura di cambio pneumatici e musetto in caso di incedente o foratura.

Ingegneri
Gli ingegneri sono i responsabili del progetto della vettura. In griglia di partenza si riconoscono subito, dal momento che hanno un carrello con le postazioni per i computer. Questo per monitorare i vari parametri della vettura, in termini di software e powertrain e verificarne la loro correttezza.

Oltre alla definizione della strategia con il pilota in termini di gestione e di utilizzo dell’Attack Mode, gli ingegneri valutano con i piloti anche delle strategie alternative da utilizzare in caso di Safety Car o di Full Course Yellow. D’altra parte gli stessi ingegneri devono essere pronti ad un cambio repentino di strategia qualora episodi di gara lo richiedessero.

Inoltre gli ingegneri devono provvedere alla misurazione e all’annotazione della pressione degli pneumatici. Questo viene fatto mediante un piccolo manometro digitale.
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