Proseguono senza sosta le polemiche contro la direzione gara in Formula E. Questa volta è Lucas Di Grassi a lamentarsi della poca severità delle sanzioni verso chi lo ha tamponato durante la corsa a Sanya. Anche Da Costa si schiera contro i commissari.
In Formula E diventano sempre più frequenti le polemiche, questa volta con Lucas Di Grassi. Non poteva essere altrimenti in un campionato che acquisisce sempre più importanza. La grande incertezza nella lotta al titolo inoltre accende ulteriormente l’atmosfera.
Nei precedenti appuntamenti della serie elettrica erano stati i due piloti della Techeetah, Lotterer e Vergne, a esporre le proprie lamentele. A Santiago del Cile era finito nel mirino il format di qualifica, reo di danneggiare i primi in campionato. In Messico invece il campione in carica ha sottolineato l’eccessiva libertà concessa ai piloti, che aveva portato a numerosi incidenti e infrazioni andati a suo sfavore.
Vergne è riuscito finalmente a vincere la sua prima gara stagionale a Sanya, ma a tenere banco è la polemica tra Di Grassi, Buemi e Frijns. Il brasiliano era in sesta posizione quando mancava poco più di un giro al termine. La sua corsa tuttavia è terminata anzitempo al tornante. In frenata Buemi ha tamponato Frijns e i due sono andati a sbattere contro il campione dell’Audi che li precedeva.
Di Grassi non ha parlato subito, ma ha espresso il proprio malcontento su Twitter a cui hanno risposto anche Frijns e Da Costa.
La polemica su Twitter
“Giusto per essere chiari su come le penalità non siano giuste in Formula E” ha esordito il brasiliano, “Buemi si trovava in ottava posizione, urta Frijns che quindi mi fa ritirare dalla gara. Buemi sale in sesta posizione, riceve 10 secondi di penalità e finisce 8° guadagnando 4 punti. Frijns non ha ricevuto niente per essersi mosso in frenata. Buemi avrebbe dovuto ricevere una penalità più severa almeno da non marcare punti”.
“Come fai a dire che ho cambiato traiettoria in frenata […]?”, gli ha risposto Robin Frijns.
“Buemi ha detto che lo hai fatto, tante volte. Sarà meglio che tu lo chiami”, ha spiegato Di Grassi. “Anche le immagini e i dati della telemetria lo mostrano. Ma ad ogni modo, molti piloti si muovono in frenata e questo non dovrebbe essere permesso in nessuna circostanza. E’ evidente che tu lo abbia fatto e non sei il solo”.
Si è quindi aggiunto alla discussione anche Antonio Felix Da Costa della BMW: “Sims ha ricevuto 30 secondi di penalità in Cile, quando non era nemmeno sicuro che il contatto [con Mortara] fosse avvenuto e Mortara ha comunque finito quarto. Lotterer ha buttato fuori me e Vergne a Santiago e non ha ricevuto nulla. Vergne è andato troppo veloce sotto Full Course Yellow e l’ha fatta franca, nessuna penalità di tempo. Non ho niente contro questi piloti, voglio solo consistenza”.
La Formula E si appresta al prossimo appuntamento di Roma con un clima ad alta tensione. La gara italiana mostrerà se la direzione gara avrà dato peso alle lamentele dei piloti.