Nessuna novità, sapevamo già che una vettura più fisica rende la guida meno precisa. Ma abbiamo visto muri toccati un po’ troppo forte e gomme sfiorate con quella delicatezza che basta a cambiare la gara. E così l’ePrix ha preso la via di chi, nella sua carriera, meritava più di tutti di vincere lo show n° 50, salvo penalità successiva. L’ago della bilancia non è stato l’attack mode, né le prestazioni, ma muri, gomme e paraurti. Bene o male? Formula E Pagelle
10 – André Lotterer
Meritava la vittoria, sudata dall’inizio e conquistata a morsi senza la minima sbavatura. Anche quando ne aveva palesemente di meno (occhio Techeetah!) è riuscito a difendere la posizione come poteva, chiudendo ogni porta. Perfetto, nessun errore, nemmeno nel contatto fatale, a mio avviso. Dunque il voto possibile è solo 10. È stato sfortunato, vittima di una toccatina nemmeno così esagerata, ma quanto basta a far afflosciare la gomma. D’altronde, se pensiamo alle “toccatine da dietro”, sappiamo che lui ne è il maestro. Mi auguro davvero di cuore che riesca a ritrovare buone opportunità, perché questa Techeetah sta lasciando qualche punto interrogativo di troppo nelle ultime gare. Formula E Pagelle
9 – Sam Bird
Se Lotterer meritava la gara, Bird meritava questa gara. Il veterano della Formula, il pilota con più prestazioni ma meno risultati: meritava il 50° ePrix. E dopo tutto l’ha meritato anche oggi sul campo. Ha sofferto dietro Lotterer, ma sapeva di averne per superarlo. Aspettava solo il punto giusto, che però non è arrivato, perché oggi André era da 10. Diciamo che se l’è preso senza troppa delicatezza, quanto basta per prendersi la posizione. Salvo poi essere punito. Giusto così? Secondo me no. Abbiamo voluto una Formula E da sportellate e da racing “duro”, per di più su circuiti cittadini: non possiamo lamentarci. Non possiamo esaltare le “toccatine” quando arrivano sul diffusore e condannarle quando (almeno non volutamente) arrivano sulla gomma. C’è qualcosa da ripensare? La risposta è in fondo alle pagelle. Formula E Pagelle
8 – Edoardo Mortara
È la terza gara che lo vediamo così avanti, con una vettura su cui io stesso non avrei scommesso 1 centesimo fino a poche settimane fa. Complimenti al team, che ha fatto i compiti a casa più che egregiamente. Complimentissimi a Edoardo, che sta superando ogni previsione di inizio stagione anche e soprattutto nel suo confronto con il compagno di squadra. Si sta meritando una vittoria, non a tavolino stavolta.
7 – Antonio Felix Da Costa
Non è stato molto inquadrato durante la gara, ma partiva in fondo ed è arrivato in zona punti, che in gare così caotiche sembra essere il massimo che si possa fare partendo da lì. (Anche qui, per qualche riflessione sulla Formula E, vedere in fondo.) La BMW non ha rivelato oggi prestazioni straordinarie, ma sono sicuro che l’avremmo visto molto di più senza la pioggia. Vedremo come proseguirà il loro campionato, ma credo possano essere ottimisti. Formula E Pagelle
6 – Lucas Di Grassi
Un sei è il voto adatto al suo lavoro “onesto” di oggi. Ha portato la vettura sul podio con tanta solidità, ma senza nemmeno troppi meriti. Innanzitutto perché sul podio ci è arrivato causa incidenti e causa Nissan, e poi perché un’Audi la guidava anche Bird, che nonostante fosse rallentato da Lotterer, volava. Formula E Pagelle
5 – HWA
Nonostante il voto e i risultati negativi, HWA può finalmente festeggiare la prima SuperPole e i primi punti. Se non altro hanno abbandonato il fondo della classifica. Ma hanno sicuramente ancora tanto da fare. Ci ha sperato Vandoorne di riuscire finalmente a usare il FanBoost, ma nemmeno questa era la volta buona. Formula E Pagelle
4 – Nissan
I nipponici sono l’emblema dello studente che “ha del potenziale, ma non si applica”. Si vede che la squadra ha lavorato tanto per mettere su una monoposto competitiva. Non a caso sono 3 volte campioni. Ma al momento di concretizzare c’è sempre qualcosa che non va. Soprattutto da parte dell’equipaggiamento. Formula E Pagelle
3 – Jaguar
2 – Dragon
Discorso comune per due squadre che si sono perse. La Venturi è ormai a metà classifica. L’HWA ha preso la prima SuperPole. Dove sono finite Jaguar e Dragon? Dateci notizie.
La differenza tra le due la fa Evans, che nonostante tutto porta la sua monoposto a un 7° posto di tutto rispetto (su 14 piloti al traguardo).
Ma la differenza la fa anche la Dragon: cosa vi è passato per la mente quando avete deciso di scaricare Gunther per Nasr? È la stessa domanda che si stanno facendo anche alla Mahindra oggi. Formula E Pagelle
1 – Jean Eric Vergne
Dove sei campione? Possiamo ufficialmente dire che JEV è in difficoltà. Se togliamo gli esordi della stagione, non è mai stato davvero presente e in lotta per le posizioni che contano. Lo testimonia la sua 11° posizione in classifica dopo tre zeri consecutivi. Purtroppo, continua a sbagliare e a ri-sbagliare a ogni gara. Ed è anche lui il primo ad ammettere che qualcosa non va nel rapporto con la sua vettura. Oggi in particolare questo pesa nel confronto con il suo amico e compagno di box: 10-1.
? – FIA Formula E
No, non sto dicendo che è una brutta serie. Le gare sono da seguire col fiato sospeso. Seguendo gli ePrix solo di un elemento si può essere certi: succederà qualcosa. Guardando, penso quasi che la gara duri troppo poco. E proprio da qui parte una mia riflessione. La Formula E della season 5 è un campionato perfettamente organizzato sulla carta, ma ho la netta impressione che si stia “realizzando” in maniera completamente diversa da come era stata immaginata. Negli scorsi appuntamenti abbiamo parlato delle qualifiche, ma è alla gara che mi riferisco oggi.
Numero 1. Il tempo che continua a scorrere durante la Safety Car è davvero una limitazione troppo forte alla competizione. Per non parlare delle rimonte dal fondo: ormai sono solo un ricordo. Si finisce per dimezzare la competizione e falsare la gara nella gestione dell’energia. Io sospenderei il cronometro sia durante la SC, sia durante il Full Course Yellow. Una proposta in questo senso era già stata fatta. Ma cosa aspettano?
Numero 2. L’attack mode doveva essere decisivo, e invece oggi, con due safety car, abbiamo visto che è praticamente ininfluente, perché tutti lo usano contemporaneamente, senza ricavarne davvero alcun vantaggio. Forse andrebbe vietata la sua attivazione per lo meno durante la Safety Car?
Numero 3. L’aumento di prestazioni ha portato le vetture a lottare in maniera molto più serrata, con più contatti (tra piloti e con i muri), con minore delicatezza, appunto. Anche qui ho l’impressione che questa era una conseguenza non prevista. E che o si accetta come caratteristica intrinseca della Formula E senza polemiche, con un paradigma opposto alla F1, o si va sui circuiti “standard”. Possiamo già immaginare qual è la scelta di Agag. Formula E Pagelle
Foto: @fiaformulae, @dstecheetah
Formula E | Honk Kong e-prix: penalità per Bird, vince Mortara!