In un’intervista rilasciata a e-racing 365 Mark Webber non ha escluso un futuro in Formula E in Porsche.
Nella sua carriera Mark Webber ha collezionato 9 vittorie e 42 successi in Formula 1. Dopo aver abbandonato la massima serie automobilistica nel 2013, ha disputato 3 stagioni nel WEC con Porsche nella classe regina, la LMP1, conquistando anche il titolo nel 2015.
Alla fine della propria esperienza in endurance nel 2016, Mark Webber ha annunciato il ritiro dalle corse automobilistiche. Da allora ha assunto il ruolo di ambasciatore Porsche nel mondo. I recenti eventi riguardanti la casa di Stoccarda potrebbero riservargli un ruolo importante in Formula E.
La Porsche ha abbandonato il programma WEC a fine 2017 per preparare l’ingresso in Formula E nella prossima stagione (2019/2020), vale a dire la Season 6. La squadra ha già iniziato i test in pista con la vettura; al momento l’unico pilota annunciato è Neel Jani, mentre Brendon Hartley è tra i favoriti per il secondo sedile.
Andreas Seidl era destinato a diventare il capo del reparto motorsport della Porsche. Tuttavia, questa eventualità è sfumata dopo essere diventato il Managing Director della Mclaren in Formula 1. In via temporanea l’attuale presidente del reparto corse è Fritz Enzinger. Ecco dunque che si aprono le porte verso un futuro in Formula E per Mark Webber.
In un’intervista rilasciata a e-racing 365 in occasione dell’E-prix di Roma, Webber non ha escluso un futuro in Formula E.
“E’ stato interessante oggi anche solo guardare le sessioni [di prove e qualifica, ndr]. C’erano alcune cose abbastanza interessanti dove senti che potresti essere di aiuto. Mi sono divertito. Conosco molto bene tutti i ragazzi nel team, sono l’ambasciatore del brand Porsche e sono un pilota, perciò conosco molte persone coinvolte nel campionato come Pedro [de la Rosa], Felipe [Massa], Allan [McNish] e Susie [Wolff]. Di sicuro sono sempre al telefono per Porsche ogni volta che ci sia un’opportunità.”
Il passaggio in Formula E e il motorsport standardizzato
“E’ un grande cambiamento mentale perché con i prototipi da gara e la 919 in particolare c’erano regolamenti tecnici abbastanza aperti e progettavamo la vettura dalla scocca fino all’assieme completo ed era molto pioneristica su diversi fronti. E’ un grande passaggio arrivare in Formula E dove ci sono un sacco di componenti comuni e un controllo dei costi standardizzati, ma non c’è una categoria del motorsport al mondo che non stia considerando questo tipo di modello”.
“Guardate la NASCAR, l’Indycar, stanno tutti provando a capire come poter andare verso questa bella tendenza su cui si trova la Formula E. Hai ancora molto campo per pensare, il che è bellissimo, e puoi ancora giocare un po’ se vuoi. Questo è il motivo per cui con il nostro team in Porsche, con i ragazzi della 919, abbiamo persone di livello mondiale e cosa più importante abbiamo dei veri corridori qui. Ciò di cui hai bisogno sono i corridori, serve che le persone stiano in trincea insieme a te”.
Formula E | A Parigi il team Venturi ottiene solo 2 punti con Felipe Massa