La FIA torna a comminare la sanzione prevista all’art. 12.3.1c del Regolamento Sportivo Internazionale dopo lo scontro Ocon-Verstappen a Interlagos 2018. Appena laureatosi bicampione di Formula E, Jean-Eric Vergne sconterà un giorno di servizi sociali per comportamento antisportivo durante il New York E-Prix. Vediamo cosa è accaduto!
La dinamica della vicenda Formula E Vergne
Durante Gara 1 del New York E-Prix, sia Vergne che il compagno di squadra Lotterer (ancora matematicamente in lotta per il titolo) sono coinvolti in un incidente. Entrambe le vetture sono danneggiate, e il tracciato è pieno di detriti. A questo punto Vergne apre il canale radio (disponibile, da regolamento, a tutti i team e alla direzione di gara, nonché accessibile al pubblico tramite relativa app) e fa una curiosa richiesta al suo ingegnere. JEV esorta infatti il muretto a dire ad André, ancora in pista, di fermare la vettura per innescare la Safety Car. Saggiamente, il muretto si rifiuta di risponde a tale richiesta che, ripetuta, rimane inascoltata.
A colloquio con gli stewards, Vergne ha giustificato le sue parole dicendo di temere per la sicurezza sua e degli altri piloti a causa dei detriti in pista. Pur insistendo che questo fosse l’unico scopo della comunicazione, Vergne ammette che le sue parole potessero essere fraintese. Gli stewards, pur prendendo per buona la spiegazione offerta dal francese, ritengono che sia “obbligo di uno sportivo di questo livello agire in maniera corretta ed equa, offrendo un modello di comportamento per gli altri piloti ad ogni livello del motorsport.” La sanzione viene quindi comminata.
La reazione di Vergne
Il pilota, dal canto suo, sembra aver riconosciuto l’inopportunità del suo gesto, e accoglie con spirito positivo la sanzione. Questo è quanto ha da dire ai microfoni di Motorsport.com.
“Sarò contento di qualunque penalità mi sarà comminata. Così, almeno, tutti i piloti, me compreso, avranno un esempio e una lezione. Bisogna smettere di lamentarsi alla radio per ottenere che le situazioni si evolvano a nostro favore. Sia in Formula 1 che in Formula E lo fanno tutti, e sono felice di prendermi la colpa se il risultato sarà smettere di lamentarsi per una Safety Car o una penalità assegnata a un altro pilota. Sarebbe proprio un gran risultato.”
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